4G e roaming incontrollabile, si rischiano salassi

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“Il roaming può attivarsi da solo” e questo comporterebbe un rischio salasso coi telefonini 4G. Le compagnie si difendono: la colpa non è nostra ma di chi costruisce gli smartphone.

Il termine roaming (dall’inglese to roam = vagare, andare in giro), nel campo delle telecomunicazioni, identifica l’insieme di procedure, normative e apparecchiature che permettono di rintracciare un terminale mobile desiderato e di metterlo in comunicazione con l’utente chiamante all’interno di una stessa rete o tra reti di comunicazione distinte, ma interoperanti. Il roaming viene utilizzato in particolare dagli operatori telefonici di telefonia cellulare per permettere agli utenti mobili di collegarsi tra loro eventualmente utilizzando anche una rete non di loro proprietà dietro una quota di pagamento all’altro operatore. Ciò può accadere ad esempio quando l’utente si trova all’estero e l’operatore telefonico non possiede una rete propria (“roaming internazionale”) oppure quando l’utente si trova nel paese di origine dell’operatore telefonico, ma questo non possiede una copertura totale della nazione (in entrambi i casi l’operatore si appoggia su reti telefoniche appartenenti ad altri operatori, nazionali o esteri) oppure semplicemente quando l’utente destinatario appartiene alla rete di un altro operatore telefonico. (wikipedia)

Telefona un lettore. Lamenta di aver avuto gravi problemi con la rete 4G in roaming (traduzione: con l’uso all’estero dei dispositivi digitali che si connettono alle reti più avanzate). Il lettore dice di aver disattivato il roaming e di aver creduto di essere a posto e invece poi si è trovato un super-bolletta da pagare. La prima reazione, senza offesa, è di sano scetticismo: va beh, avrà sbagliato lui, capita. Ma poi si accumulano altre telefonate simili e si impone una verifica. La sorpresa è che sì, qualche gestore telefonico ammette che in rari casi il roaming si può attivare da solo nonostante il comando contrario. Viene detto però che la colpa è dei costruttori di smartphone. Si pone comunque il problema dei rimborsi.

Cristallina la posizione di Tim. «Il problema è generato dal comportamento dei terminali Lte» dicono dalla compagnia del gruppo Telecom «che su rete 4G in roaming potrebbero non bloccare totalmente il traffico dati in fase di attestazione in rete». Aggiungono che «questa problematica è oggetto di condivisione anche in ambito Gsma», cioè nell’associazione mondiale degli operatori mobili. Si tratta, quindi, di una questione nota ai tecnici, in quanto «trasversale a molti operatori con reti 4G».

Ma visto che il problema è acclarato, come si risolve? Tim risponde così: «Nonostante tutto dipenda dai terminali, stiamo cercando di fare il necessario affinché i software di tali smartphone consentano di bloccare totalmente il traffico dati con la sola disattivazione della funzionalità dedicata al roaming dati». L’indicazione che dà la compagnia ai clienti si trova nel sito www.tim.it, dove si dice: «Se possiedi uno smartphone 4G e non desideri utilizzare i servizi internet mentre sei all’estero, dal menù impostazioni seleziona la rete 2G/3G e disattiva i dati roaming». Ma se non funziona? «Per la massima tutela della clientela» è la risposta, «nonostante il problema non venga causato dalla rete Tim, gli sporadici casi in cui si evidenziano addebiti riconducibili a tale fenomeno vengono gestiti con rimborso mediante Customer Care/Canali Social». Comunque. conclude Tim, «non si hanno evidenze di “super bollette” o “shock billing” riconducibili a quanto descritto».

A differenza di Tim, altri operatori telefonici appositamente contattati dalla Stampa negano che il problema esista; dicono di non averne mai neanche sentito parlare. Nemmeno i costruttori di cellulari, pur chiamati in causa come responsabili diretti del problema, hanno commentato.

Le insidie con l’uso dei dispositivi digitali all’estero sono tante. È banale ricordare (ma si rischia di dimenticarlo per sbadataggine) che se si usa Whatsapp per mandare un messaggio non si spedisce un sms ma ci si aggancia alla Rete (e a seconda dell’operatore, se lo si fa all’estero si possono pagare anche cinque euro). La cosa più sicura fuori dai confini disconnettersi completamente dai dati e usare l’apparecchio solo per telefonare. (fonte)

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