Windows 10, non più il download forzato degli aggiornamenti

Dopo parecchi anni di lamentele da parte degli utenti, soprattutto quelli con connessioni lente o a consumo, Microsoft ha annunciato che impedirà il download automatico degli aggiornamenti sui sistemi Windows 10. In seguito ad una denuncia formale proveniente da un’autorità per la protezione dei consumatori, la divisione tedesca di Microsoft ha accettato di fermare la pratica se non è stato ottenuto in precedenza il permesso da parte dello stesso utente.

La denuncia risale allo scorso 2016, quando il gigante di Redmond veniva portato in tribunale da un’organizzazione tedesca per la tutela del consumatore per via dell’aggiornamento forzato a Windows 10. La compagnia forzava il download di un totale di 6 GB di file sui computer senza richiedere il consenso agli utenti. Una pratica che è stata criticata dall’intera community soprattutto nel primo anno dal debutto del sistema operativo, proposto gratis a chi usava Windows 7 e 8.1.

In quell’occasione non solo Microsoft ha forzato il download dell’aggiornamento a Windows 10 su alcuni computer, ma anche la sua installazione senza che l’utente avesse interagito in alcun modo con il computer. La pratica coercitiva è stata riportata in quel periodo da parecchi utenti e siti di divulgazione informatica di tutto il mondo e questo ha costretto la Verbraucherzentrale Baden-Württemberg a chiamare in tribunale la divisione locale di Microsoft, chiedendo giustizia.

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L’associazione ha annunciato questa settimana che il processo non verrà proseguito visto che Microsoft ha accettato di arrestare la pratica“Microsoft è obbligata a evitare il download dei dati di installazione dei nuovi sistemi operativi sulle unità di archiviazione degli utenti Windows senza il loro consenso”, recita la nota divulgata. “Avremmo preferito una maggiore celerità, ma questo accordo rimane comunque un successo per i diritti dei consumatori nel mondo digitale”.

Non è ancora chiaro se l’accordo verrà mantenuto solo in Germania o anche nel resto del mondo, ma se consideriamo il modo in cui Microsoft ha cambiato la strategia nel corso di questi mesi è probabile che allenterà la presa ovunque con gli update. La compagnia, inoltre, ha già smesso di offrire Windows 10 come aggiornamento gratuito, quindi è impossibile oggi che si manifesti nuovamente la situazione selvaggia che si era verificata al lancio del nuovo sistema operativo.

Con Creators Update gli utenti hanno inoltre ottenuto un maggior controllo sugli aggiornamenti (che comunque rimangono automatici di default) e sulle modalità di installazione, e con l’ultima versione Microsoft ha iniziato a rispondere in maniera piuttosto pronta alle critiche e ai feedback degli utenti. L’anno scorso Microsoft aveva risarcito l’utente Teri Goldstein con una cifra di 10.000 dollari sempre per l’installazione forzata del sistema operativo. (fonte)

Aggiornamento a Windows 10, parte class action contro Microsoft

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