WhatsApp a pagamento, torna la nuova truffa online

“Attenzione! Il tuo account WhatsApp Messenger è scaduto”. È questa la frase con cui si sta cercando di diffondere una nuova truffa online via e-mail, puntando alla diffusione capillare del servizio anche all’interno di una fascia di utenti non proprio esperti. A segnalarlo è la pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia”, che scrive che “c’è ancora chi prova con questa truffa”. Del resto il tormentone di WhatsApp a pagamento è uno dei temi sempreverdi con cui i cybercriminali cercano di frodare i meno esperti nel tentativo di raggranellare qualche moneta.

Ricordiamo che di fatto WhatsApp è stato a pagamento per un certo periodo di tempo prima dell’acquisizione faraonica da parte di Facebook. La compagnia chiedeva un abbonamento annuale del costo di pochi spiccioli per usufruire di un servizio capace di collegare gli utenti in tutto il mondo. La sovrabbondanza di applicazioni alternative e la paura di perdere lo scettro di client di messaggistica più diffuso al mondo sono stati due dei motivi che hanno spinto la compagnia a ritornare sui propri passi e ad offrire tutte le funzioni dell’app in forma gratuita.

E c’è ancora chi teme il ritorno del piccolo balzello annuale, con chi diffonde queste frodi che probabilmente si basa proprio su queste paure. Nella truffa si legge infatti che per evitare la tassa annuale bisogna rinnovare “entro 24 ore” con un tasso di sottoscrizione che ammonta a 0,99 euro annuali. L’urgenza è resa ancora più drammatica con l’esortazione a rinnovare al più presto “per evitare la perdita di tutti i media”, come lo storico delle conversazioni, le immagini e i video condivisi con gli altri utenti nel corso degli anni d’uso del servizio.

Ma quindi WhatsApp diventa o diventerà a pagamento?

La risposta è no, assolutamente no. Se dovesse accadere la notizia rimbalzerebbe sui media più blasonati con parecchio anticipo, e non ci sarebbe nessuna urgenza di pagamentoo. Inoltre, l’informazione non passerebbe solo attraverso un’email striminzita, ma potrebbe arrivare un aggiornamento dell’app che segnala in maniera piuttosto evidente la novità. Infine, è bene segnalare anche che pagamenti di questo tipo vanno effettuati solo ed esclusivamente attraverso l’applicazione ufficiale o, al massimo, attraverso lo store di riferimento. (fonte)

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