WhatsApp a pagamento dal 13 gennaio 2018, molti credono alla bufala

“Avviso importante a tutti gli utenti di WhatsApp”. Inizia così il messaggio-bufala che dal 6 gennaio sta arrivando a tantissimi numeri di cellulare italiani. L’importanza starebbe nell’avvisare che “da sabato mattina 13 gennaio 2018 WhatsApp diventerà a pagamento”. Ma sarebbe già stato trovato un modo per aggirare la nuova regola: “Se hai almeno 20 contatti manda questo messaggio a loro. Così risulterà che sei un utilizzatore assiduo e il tuo logo diventerà blu e resterà gratuito”. Infine viene anche citato un presunto “tg” che avrebbe diffuso la notizia.

La catena si forma ciclicamente

Se la memoria non fa scherzi, un messaggio simile ci sarà arrivato almeno una volta l’anno da quando esiste WhatsApp. Sempre con lo stesso avviso, cioè l’imminente pagamento del servizio e sempre con lo stesso metodo per evitarlo. Una bufala tradizionale, potremmo chiamarla, ma che ogni volta preoccupa migliaia di persone. WhatsApp, invece, è e continuerà a rimanere gratuito: infatti non c’è stata nessuna conferenza stampa (citata invece nel messaggio) e soprattutto non esiste nessun nuovo direttore (sempre nominato nel testo), un fantomatico Yong Lin. E per finire, nessun telegiornale italiano hai mai dato questa notizia.

Da WhatsApp nessun avviso

Nonostante i tanti elementi che dovrebbero convincerci della falsità del messaggio, facendo una rapida ricerca su Google e digitando WhatsApp, una delle prime frasi associate è “a pagamento dal 13 gennaio 2018”. E se gli articoli sulla bufala della Befana non dovessero bastare, ecco la fonte diretta. Sul sito di WhatsApp non è stato pubblicato alcun avviso, come si può verificare nella sezione blog. Lo stesso vale per i profili di Twitter e Facebook dell’azienda: il primo addirittura non ha nessun tweet dal 2016, il secondo ha l’ultimo post datato dicembre 2017. Se ci fosse stato un messaggio così importante, sicuramente lo avremmo letto ovunque. (fonte)

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