Virus su MAC, tre mosse per avere meno paura

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Qualche giorno fa abbiamo scritto di KeRanger, primo malware per sistemi Mac OS X. Un ransomware, per la precisione. Cioè un software malevolo che si installa illegalmente sul computer di un utente, ne prende possesso e lo blocca, chiedendo successivamente il pagamento di un riscatto per sbloccare la macchina. La notizia è rimbalzata un po’ su tutti i media, perché il mondo Apple era sempre stato al riparo da attacchi del genere. Un po’ perché il sistema operativo made in Cupertino è notoriamente un sistema chiuso, che mal digerisce le intrusioni esterne. Un po’ perché il numero ancora esiguo di Mac in circolazione (meno del 7% del mercato, rispetto al 91% di Windows) ha sempre spinto gli hacker a produrre virus per il sistema di Microsoft. Ma se KeRanger ha messo paura, cosa possono fare realmente gli utenti Apple per stare al riparo dalle infezioni? Ci sono tre passaggi importanti che non andrebbero tralasciati.

Conoscere le applicazioni che scarichi

La diffusione di KeRanger è avvenuta tramite un software terzo (Trasmission, usato per scaricare in modalità torrent). Per questo, la regola numero uno è quella di usare il buon senso quando si scaricano nuove applicazioni. Ma è anche possibile impostare il Mac così che possa impedire l’installazione di applicazioni sconosciute o poco sicure. Il percorso è: Preferenze di Sistema> Sicurezza e Privacy> Generali. In basso compare l’area denominata “Consenti app scaricate da:”. E qui le opzioni sono tre: Mac App Store; Mac App Store e sviluppatori identificati; Dovunque. Se si seleziona “Mac App Store”, il Mac sarà in grado di eseguire automaticamente le applicazioni che sono state approvate e distribuite da Apple. Se si seleziona “Mac App Store e sviluppatori identificati”, il Mac sarà autorizzato a lanciare applicazioni realizzate da sviluppatori la cui identità è stata confermata da Apple, ma qualche rischio in più lo si corre perché Apple non testa in real time la loro sicurezza. Ed è quello che è successo nel caso di KeRanger con Trasmission. Quindi, in questa seconda ipotesi, l’intervento di Apple può essere – come è successo – solo successivo all’infezione. Infine, se si seleziona “Dovunque”, il Mac non blocca alcuna esecuzione di software scaricati da Internet. Dunque, il rischio è altissimo.

Mantenere il sistema aggiornato

I promemoria che compaiono in alto sulla destra per aggiornare il Mac possono sembrare un po’ noiosi e fastidiosi, ma ignorarli è un errore che potrebbe risultare fatale. Il download degli aggiornamenti è il modo più immediato per rendere il sistema operativo più efficace contro i virus. Per controllare gli aggiornamenti in sospeso: aprire l’App Store, selezionare la scheda Aggiornamenti e quindi fare clic su Aggiorna tutto. Se invece si vuole attivare l’aggiornamento automatico, basta andare in Preferenze di Sistema>App Store e selezionare “Scarica aggiornamenti disponibili in background”.

Scansione del malware

Anche se secondo pareri autorevoli «gli antivirus sono morti», la scansione del sistema per cercare la presenza di malware è ancora un’ottima pratica. I Mac OS X sono dotati di una protezione anti-malware chiamata XProtect. Tuttavia, se si vuole essere sicuri di non avere sul proprio hard disk dei file pericolosi, è possibile scaricare altri software di scansione, come Malwarebytes. (fonte)

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