Tutti sono invitati a segnalare gli account legati all’Isis

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16 novembre

Anonymous, la più grande comunità internazionale di hacker e attivisti digitali, ha diffuso un video, tradotto in più lingue, in cui si dice determinata a “smascherare i membri dei gruppi terroristici responsabili dell’attacco a Parigi”. In contemporanea all’annuncio, Anonymous ha lanciato l’hashtag #OpParis: l’operazione Parigi.

“Basta terrorismo; basta sofferenza”: così si apre il messaggio di Anonymous il gruppo di hacker decisi a intervenire nella lotta contro l’Isis che, nella rete, trova il mezzo di propaganda più efficace. Ed è lì che gli hacker di Anonymous vogliono colpire.

“Noi non ci fermeremo, noi non perdoneremo, e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni”, dice il portavoce dell’organizzazione, che appare nel video con la maschera di Guy Fawkes, vero e proprio emblema di Anonymous.

“Facciamo appello a voi. Riunitevi, mobilitatevi, difendete i nostri valori e la nostra libertà e aspettatevi una mobilitazione totale da parte nostra. Questa violenza non ci deve indebolire ma anzi deve darci la forza di riunirci e lottare insieme contro l’oscurantismo e la tirannia”.

17 novembre

La risposta dell’Isis all’appello lanciato da Anonymous non si è fatta attendere. Ecco il messaggio postato sul canale Telegram: «Gli hacker di #Anonymous hanno minacciato in un nuovo video di condurre una grande operazione di hacking contro lo Stato islamico (idioti)».  Non solo. Hanno continuato raccontando che Anonymous è riuscito finora a violare solo qualche account di loro affiliati.

Nel dubbio infine, vengono postate le istruzioni per riuscire a difendersi da tentativi di violazione. Consigli, per altro, anche abbastanza banali, come non seguire link provenienti da fonte sconosciuta oppure”cambiare costantemente l’indirizzo IP”.

Anche per questi nuovi tremendi attentati di Parigi gli hacker hanno creato un canale ufficiale su Twitter, @opparisofficial,e un canale apposito per comunicare sulla chat anonima IRC.

Tutti sono invitati a segnalare gli account legati all’Isis.

Anonymous lancia attacchi di tipo DDoS per bloccare account e piattaforme legate al Califfato per cercare di porre un freno alla ferocia e alla barbarie del terrorismo che trova nuovi adepti attraverso proprio la rete dei social network. Già subito dopo gli attacchi di Parigi, gli hacktivisti di Anonymous hanno iniziato ad operare sotto il canale #Ghost, bloccando l’hashtag #parigiinfiamme utilizzato dai sostenitori dell’Isis per rivendicare gli attacchi e festeggiare la riuscita della strage. (fonte)

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