Truffe su Facebook legate a pagine religiose: Riconoscerle ed evitarle

Introduzione: La truffa delle pagine religiose su Facebook: un pericolo in crescita.

L’ambiente online, in particolare le piattaforme di social media come Facebook, è diventato un terreno fertile per attività fraudolente di vario genere. Tra queste, una tendenza preoccupante è rappresentata dalle truffe che sfruttano pagine a tema religioso per ingannare gli utenti. Questi schemi ingannevoli mirano spesso a individui che, guidati dalla loro fede e dal senso di comunità, possono risultare particolarmente vulnerabili a manipolazioni emotive e richieste di aiuto apparentemente legittime. L’utilizzo di simboli, figure e riferimenti religiosi crea un’aura di fiducia che i truffatori sfruttano per i propri scopi illeciti.

Le persone con un forte credo religioso spesso nutrono un profondo senso di fiducia e generosità verso la propria comunità e i suoi leader. Questa predisposizione può essere cinicamente sfruttata da individui senza scrupoli che creano pagine Facebook fasulle con l’intento di estorcere denaro o informazioni personali.¹ La diffusione di queste truffe è un fenomeno in crescita, come evidenziato da numerosi rapporti e avvertimenti da parte di figure religiose e piattaforme di sicurezza online.⁴ Nel 2019, un rapporto interno di Facebook ha rivelato che quasi tutte le 20 pagine cristiane più popolari sulla piattaforma erano in realtà false, gestite da organizzazioni esterne con intenti tutt’altro che spirituali.² Questa situazione sottolinea la portata del problema e la necessità di una maggiore consapevolezza da parte degli utenti.

Il presente articolo si propone di fornire una panoramica completa di queste truffe, illustrando i meccanismi e le tattiche più comuni utilizzate dai truffatori. L’obiettivo principale è quello di dotare i lettori di una guida pratica e dettagliata per riconoscere i segnali d’allarme e proteggersi da queste insidiose frodi online. Verrà inoltre fornito un decalogo con consigli concreti su come evitare di cadere vittima di queste truffe, con un focus specifico sull’utilizzo degli strumenti messi a disposizione da Facebook per filtrare e segnalare contenuti indesiderati.

Come funziona la truffa: Meccanismi e tattiche utilizzate dai truffatori che sfruttano pagine religiose su Facebook.

Una delle tattiche più comuni impiegate dai truffatori consiste nella creazione di pagine Facebook che imitano quelle di leader religiosi o organizzazioni ecclesiastiche ben note.¹ Questi impostori utilizzano nomi, immagini e contenuti simili a quelli delle pagine ufficiali per ingannare gli utenti e farli credere di interagire con una fonte autentica. Ad esempio, sono stati segnalati casi di pagine false che impersonavano figure di spicco come il Reverendo Adam Hamilton, Joel Osteen, Rick Warren e persino l’Arcivescovo di York.¹ L’obiettivo è sfruttare la credibilità e la fiducia associate a questi personaggi per raggiungere un vasto pubblico di potenziali vittime.

Una volta guadagnata la fiducia degli utenti, queste pagine fasulle spesso iniziano a sollecitare fondi per progetti fittizi o presunte necessità personali.¹ I truffatori possono inventare missioni umanitarie inesistenti, appelli per soccorrere vittime di disastri naturali mai avvenuti o richieste di aiuto per far fronte a emergenze personali inventate, come spese mediche o rischio di sfratto.¹ In alcuni casi, i truffatori chiedono direttamente l’acquisto di gift card con la scusa di destinarle a opere di beneficenza o come regalo per lo staff di una chiesa.⁸ Un esempio particolarmente deplorevole è stato l’utilizzo della morte del figlio di Rick Warren per creare false raccolte fondi a suo nome.¹⁰ La leva emotiva è uno strumento fondamentale in queste truffe, con i criminali che spesso ricorrono a storie toccanti e senso di urgenza per spingere gli utenti a donare senza pensarci troppo.³

Per aumentare l’engagement e la portata delle loro pagine, i truffatori spesso pubblicano contenuti sensazionalistici o emotivamente carichi.² Inizialmente, queste pagine possono condividere versetti biblici, storie edificanti o citazioni ispiratrici per attrarre un pubblico religioso.² Tuttavia, una volta consolidata una base di follower, i contenuti possono evolvere verso affermazioni sensazionali, promesse di miracoli o persino la diffusione di disinformazione su temi politici o sociali divisivi.² Un fenomeno in crescita è l’utilizzo di immagini religiose generate con l’intelligenza artificiale, alcune delle quali possono essere belle o bizzarre, ma che servono principalmente ad attirare l’attenzione e a generare interazioni, per poi sfruttare l’audience a fini fraudolenti.¹¹ Un’altra tattica è il “like-farming”, dove si utilizzano contenuti religiosi per spingere gli utenti a interagire con la pagina, aumentando la sua visibilità e aprendo la strada a truffe più sofisticate o alla vendita della pagina a cybercriminali.¹² Nel contesto delle promesse di miracoli, si assiste alla proliferazione di annunci fraudolenti, spesso basati su video deepfake di presunti esperti o celebrità, che promuovono integratori alimentari o trattamenti miracolosi per diverse patologie.¹³

Le pagine truffaldine spesso condividono link esterni che possono condurre a siti web dannosi.¹ Questi link possono mascherarsi dietro promesse di offerte incredibili, rivelazioni sensazionali o aggiornamenti di sicurezza urgenti.¹ Cliccare su tali link può esporre gli utenti al rischio di malware, tentativi di phishing per rubare credenziali di accesso o richieste di informazioni personali sensibili.¹ Ad esempio, sono state segnalate truffe che utilizzano messaggi come “Guarda cosa ho trovato” o “Sei tu?” accompagnati da link che rimandano a pagine di login di Facebook false, progettate per sottrarre le credenziali degli utenti.¹⁷ Anche le false email di allerta sulla sicurezza di Facebook, contenenti link a pagine di verifica account fasulle, rientrano in questa categoria.¹

Un’evoluzione recente nelle tattiche dei truffatori è l’impiego sempre più frequente di contenuti generati dall’intelligenza artificiale.¹¹ La capacità dell’IA di creare immagini e video realistici, ma completamente falsi, ha aperto nuove frontiere per l’inganno online. Immagini di figure religiose realizzate con materiali inusuali o video deepfake che mostrano personaggi famosi o medici che promuovono prodotti miracolosi sono solo alcuni esempi di come l’IA viene sfruttata per attirare l’attenzione e manipolare gli utenti.¹¹ La facilità con cui è possibile produrre e diffondere tali contenuti rende ancora più difficile per gli utenti distinguere tra realtà e finzione.¹¹

Segnali d’allarme: Caratteristiche comuni delle pagine religiose truffaldine.

Riconoscere i segnali d’allarme è fondamentale per evitare di cadere vittima delle truffe legate alle pagine religiose su Facebook. Diverse caratteristiche possono indicare che una pagina non è autentica e potrebbe nascondere intenti fraudolenti.

Pagine con nomi eccessivamente generici e poco specifici, come “Gesù è il mio Signore”, “Scopo della vita” o “Luce del mondo”, dovrebbero destare sospetti.² Questi nomi ampi permettono ai truffatori di attrarre un vasto pubblico senza esporsi troppo a verifiche di autenticità.

Un altro segnale è la presenza di contenuti rubati da altre pagine legittime e ripubblicati senza alcuna originalità.² I truffatori spesso copiano post, immagini e video da fonti affidabili per dare un’impressione di attività e coinvolgimento, risparmiando tempo e risorse nella creazione di materiale proprio.

Una discrepanza significativa tra il numero elevato di follower di una pagina e il basso livello di interazione (like, commenti, condivisioni) sui suoi post può essere un campanello d’allarme.¹³ Questo potrebbe indicare che i follower sono stati acquisiti in modo inautentico, tramite bot o altre pratiche ingannevoli, e che il pubblico reale non è coinvolto.

Richieste pressanti di donazioni urgenti o di acquisto di gift card per cause vaghe o non ben specificate sono un segnale tipico delle truffe.³ I truffatori spesso creano un senso di emergenza per spingere gli utenti a donare impulsivamente, senza dare loro il tempo di riflettere o di verificare la legittimità della richiesta.

Promesse di miracoli, guarigioni miracolose o risultati finanziari garantiti, soprattutto se provenienti da fonti non verificate o tramite testimonianze poco credibili, devono essere trattate con estrema cautela.¹³ Queste affermazioni sensazionalistiche mirano a sfruttare la speranza e la vulnerabilità delle persone.

La presenza di errori grammaticali e di ortografia nei post o nei messaggi di una pagina può essere un indicatore di scarsa professionalità o che la pagina è gestita da persone non madrelingua, potenzialmente con intenti fraudolenti.¹

Link sospetti o domini web insoliti, che non corrispondono al nome della pagina o che reindirizzano a siti sconosciuti, sono un chiaro segnale di pericolo.¹ È sempre consigliabile controllare l’URL prima di cliccare su un link, specialmente se sembra troppo allettante o se proviene da una fonte non verificata.

Un comportamento atipico da parte di contatti conosciuti, come amici o leader religiosi che condividono contenuti insoliti o chiedono denaro in modo inaspettato, potrebbe indicare che il loro account è stato compromesso.¹ In questi casi, è sempre meglio contattare direttamente la persona tramite un altro canale per verificare la veridicità della richiesta.

Richieste di informazioni personali sensibili, come password, numeri di carta di credito o codici di verifica, tramite messaggi privati su Facebook non sono mai legittime.¹⁷ Nessuna organizzazione seria chiederebbe tali informazioni attraverso i social media.

Infine, un improvviso cambio di focus o di contenuto di una pagina, che inizialmente pubblicava materiale religioso e poi passa a promuovere prodotti o argomenti non correlati, può suggerire che la pagina è stata creata per costruire un pubblico da sfruttare in seguito per scopi diversi.²

Caratteristica	Descrizione	Implicazioni
Nomi di pagina generici	Nomi ampi e non specifici	Difficile verificare l’autenticità
Contenuti rubati	Contenuti ripubblicati da pagine legittime	Mancanza di materiale originale, solleva sospetti
Basso engagement	Discrepanza tra follower e interazioni	Pubblico inautentico
Richieste urgenti di donazioni	Pressione a donare rapidamente per cause vaghe	Impedisce la riflessione critica
Promesse di miracoli	Affermazioni di risultati garantiti o guarigioni	Appello alle emozioni e alla disperazione
Grammatica scadente	Errori linguistici evidenti	Segnale di non professionalità o origine non nativa
Link sospetti	Domini web insoliti o non corrispondenti	Potenziale per malware o phishing
Comportamento atipico	Post inusuali da contatti conosciuti	Possibile compromissione dell’account
Richiesta info personali	Richiesta di dati sensibili via messaggio privato	Forte segnale di truffa
Cambio di focus	Improvviso cambio di argomento della pagina	Pubblico inizialmente costruito per sfruttamento successivo

Decalogo per evitare la truffa delle pagine religiose su Facebook:

1. Verifica l’autenticità della pagina: Prima di seguire o interagire con una pagina religiosa, cerca il badge di verifica blu (se presente) e controlla attentamente la sezione “Informazioni” per dettagli sulla sua storia, missione e affiliazioni. Se possibile, verifica l’esistenza della pagina anche tramite altri canali ufficiali dell’organizzazione religiosa.
2. Sii scettico riguardo alle richieste di denaro: Diffida da qualsiasi richiesta di donazione che sembri urgente, insolita o che ti metta fretta. Non inviare denaro tramite bonifici bancari a sconosciuti, ricariche di carte prepagate o gift card. Se desideri fare una donazione, contatta direttamente l’organizzazione religiosa tramite il suo sito web ufficiale o altri canali di comunicazione verificati per accertarti delle modalità corrette.
3. Non cliccare su link sospetti: Evita di cliccare su link che promettono miracoli, rivelazioni sensazionali, offerte incredibili o che ti allarmano con presunti problemi di sicurezza del tuo account. Prima di cliccare, passa il mouse sopra il link (su computer) per visualizzare l’indirizzo web effettivo e valuta se sembra legittimo. In caso di dubbi, non cliccare.
4. Presta attenzione alla qualità del contenuto: Pagine con errori grammaticali, refusi frequenti, un linguaggio poco curato o immagini di bassa qualità potrebbero essere gestite da truffatori. Le organizzazioni religiose serie di solito prestano molta attenzione alla qualità delle loro comunicazioni.
5. Verifica l’identità dei tuoi amici: Se ricevi messaggi privati da amici che condividono contenuti religiosi insoliti o ti chiedono denaro in modo strano, contatta direttamente l’amico tramite un altro canale (telefono, email, messaggio privato su un’altra piattaforma) per verificare se il suo account è stato compromesso e se la richiesta è autentica.
6. Non condividere informazioni personali sensibili: Non fornire mai informazioni personali come password, numeri di carta di credito, codici di verifica o altri dati sensibili tramite messaggi privati su Facebook o su siti web collegati a pagine sospette. Nessuna organizzazione legittima ti chiederà queste informazioni in questo modo.
7. Sii cauto con le promesse di miracoli o guarigioni: Diffida da pagine che promuovono cure miracolose per malattie gravi o rimedi non verificati scientificamente, specialmente se utilizzano testimonianze non credibili o video manipolati (deepfake) di personaggi famosi. Consulta sempre un medico per consigli sulla tua salute.
8. Utilizza le impostazioni di Facebook per controllare il tuo feed: Personalizza le tue preferenze del feed per dare priorità ai contenuti delle pagine e delle persone di cui ti fidi maggiormente. Esplora le opzioni per “Smettere di seguire” o “Nascondere” i post di pagine che ritieni sospette o che non ti interessano più.
9. Smetti di seguire pagine sospette: Se una pagina ti sembra sospetta, pubblica contenuti che non ti convincono o ti mette a disagio, smetti di seguirla. Questo impedirà che i suoi post appaiano nel tuo feed di notizie.
10. Segnala le pagine truffaldine a Facebook: Se incontri una pagina che ritieni sia una truffa o che stia diffondendo contenuti inappropriati, segnalala immediatamente a Facebook. Questo aiuterà la piattaforma a esaminare la pagina e, se necessario, a rimuoverla, proteggendo così altri utenti.

Utilizzare le funzionalità di Facebook per non visualizzare queste pagine:

Facebook offre diverse funzionalità che consentono agli utenti di controllare i contenuti visualizzati nel proprio feed di notizie e di limitare l’interazione con pagine indesiderate.

Per smettere di seguire una pagina e non visualizzare più i suoi post nel tuo feed, puoi procedere in diversi modi:

• Dal post nel News Feed: Quando vedi un post dalla pagina che non vuoi più seguire, clicca sui tre puntini orizzontali situati nell’angolo in alto a destra del post. Dal menu a tendina, seleziona l’opzione “Smetti di seguire [Nome della pagina]”.¹⁸
• Direttamente dalla pagina: Se vuoi smettere di seguire una pagina specifica, puoi cercarla tramite la barra di ricerca in alto a sinistra. Una volta aperta la pagina, cerca il pulsante “Segui già” (potrebbe essere rappresentato da tre puntini orizzontali se la pagina è già seguita). Cliccando su questo pulsante, si aprirà un menu con l’opzione “Smetti di seguire”.¹⁸
• Dalla sezione “Pagine”: Nel menu laterale a sinistra della tua pagina principale di Facebook, cerca e clicca sulla sezione “Pagine”. Nella pagina successiva, seleziona “Pagine che ti piacciono” o “Pagine che segui”. Trova la pagina che desideri smettere di seguire e clicca sul pulsante “Segui già” (o sui tre puntini) accanto al nome della pagina. Seleziona quindi “Smetti di seguire”.¹⁸
• Dalle preferenze del News Feed: Clicca sulla freccia rivolta verso il basso nell’angolo in alto a destra della pagina di Facebook. Dal menu a tendina, seleziona “Impostazioni e privacy”, quindi clicca su “Preferenze del Feed”. Nella pagina successiva, seleziona “Smetti di seguire persone e Pagine”. Ti verrà mostrata una lista delle pagine che segui e potrai selezionare quelle che desideri unfolloware.¹⁸

Se desideri continuare a seguire una pagina ma non vuoi visualizzare specifici post, puoi nasconderli. Per fare ciò, individua il post della pagina che vuoi nascondere nel tuo feed di notizie. Clicca sui tre puntini orizzontali situati nell’angolo in alto a destra del post e seleziona l’opzione “Nascondi post”.²³ Facebook potrebbe chiederti il motivo per cui hai nascosto il post e offrirti ulteriori opzioni, come smettere di seguire la pagina o vedere meno post simili in futuro.²⁸

Se una pagina è particolarmente fastidiosa o sospetti che sia coinvolta in attività fraudolente, puoi bloccarla completamente. Per bloccare una pagina, vai sulla pagina stessa. Clicca sui tre puntini orizzontali situati sotto l’immagine di copertina della pagina. Dal menu a tendina, seleziona l’opzione “Blocca”.²⁹ Ti verrà chiesto di confermare l’azione; clicca nuovamente su “Blocca” per completare il processo. Bloccare una pagina significa che non potrà più interagire con te, non vedrai più i suoi post nel tuo feed e la pagina verrà rimossa dai tuoi “Mi piace” e dalle pagine che segui.²⁹

Se ritieni che una pagina stia violando le norme di Facebook, sia coinvolta in truffe o stia diffondendo contenuti inappropriati, è importante segnalarla. Per segnalare una pagina da computer, vai sulla pagina. Clicca sui tre puntini orizzontali sotto l’immagine di copertina e seleziona “Segnala pagina”.³⁴ Scegli la categoria più appropriata per la tua segnalazione (ad esempio, “Truffe e pagine false” o “Finge di essere un’altra attività”) e segui le istruzioni per fornire ulteriori dettagli e inviare la segnalazione. Da dispositivo mobile, il processo è simile: vai sulla pagina, tocca i tre puntini orizzontali, seleziona “Trova assistenza o segnala la pagina”, scegli la categoria appropriata e segui le istruzioni.³⁴

Conclusione: L’importanza della consapevolezza e dell’alfabetizzazione digitale per proteggersi dalle truffe online.

In conclusione, le truffe che sfruttano pagine religiose su Facebook rappresentano un pericolo reale e in crescita per gli utenti. È fondamentale prestare attenzione a segnali d’allarme come richieste di denaro urgenti, promesse di miracoli, link sospetti e contenuti non originali.

Sviluppare una solida alfabetizzazione digitale e adottare un approccio critico verso i contenuti che si incontrano online è la migliore difesa contro queste insidie. Non bisogna mai dare per scontato che tutto ciò che si vede sui social media sia vero o affidabile. La verifica delle fonti e la cautela di fronte a richieste inaspettate sono comportamenti essenziali per proteggersi dalle frodi.

Infine, è cruciale segnalare a Facebook qualsiasi attività sospetta o pagina che si ritiene possa essere una truffa. La collaborazione degli utenti è fondamentale per aiutare la piattaforma a identificare e rimuovere contenuti dannosi, contribuendo a rendere l’ambiente online più sicuro per tutti. La vigilanza e la consapevolezza sono le armi più efficaci per contrastare le truffe online.

Bibliografia

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