Tre denunciati per offese e prese in giro su Facebook

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Cominciano a vedersi gli effetti della sentenza della Corte di Cassazione. Tre persone sono state denunciate per offese e prese in giro su difetti fisici, riferimenti fatti attraverso soprannomi sgradevoli, scherzi su delicati problemi di salute, postati all’interno di Facebook.

Tre persone residenti nell’Aquilano, che gestivano un gruppo nato sul social network Facebook sono state denunciate per diffamazione: si tratta di P.S. di 41 anni, C.U.V. (58) e P.A. (41).

L’indagine del personale del compartimento di polizia postale dell’Aquila, coordinato dall’ispettore Attilio Santella, si è attivata dopo la denuncia presentata da una persona che si dichiarava vittima di offese pubblicate su un determinato gruppo di discussione ‘virtuale’ legato a temi politici inerenti un comune della provincia dell’Aquila.

I tre denunciati sono risultati essere gli amministratori della pagina, ovvero coloro che ne gestivano i contenuti non palesando però le loro identità. La pagina Facebook di questo gruppo non è stata ancora chiusa poiché le indagini sono ancora in corso.

Quello della diffamazione sui social network sta diventando un reato sempre più diffuso, visto l’uso sempre più ampio che si fa di questi strumenti per la condivisione di contenuti.

La Corte di Cassazione ha stabilito, qualche giorno fa, che la diffamazione su Facebook deve essere considerata aggravata dal mezzo della pubblicità e che pertanto la pena da applicare può essere il carcere, con una condanna che va dai sei mesi ai tre anni. (fonte)

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