Sphero Mini, pallina robot comandabile da un sorriso (VIDEO)

Le potenzialità di una sfera sono infinite. E sono probabilmente ancora di più se la sfera in questione è un robot: ritorna Sphero, questa volta in versione mini. Nata nel lontano 2011 dall’idea degli americani Ian Bernstein e Adam Wilson che si sognarono di farcire una palla di giroscopi e accelerometri, l’originale Sphero aveva come unico e caratteristico limite quello di avere dimensioni tali e una velocità di rotolamento così elevata da poter essere utilizzata solo in grandi spazi aperti.

Com’è è fatta

Sphero Mini, al contrario, è grande all’incirca come una pallina da ping-pong, è leggerissima (42 millimetri per 46 grammi) e si carica con un semplice cavetto USB, diventando un perfetto strumento di distrazione di massa per ogni scrivania che si rispetti. Con un corredo di piccoli birilli e coni di plastica all’interno della confezione, la pallina robot si presta per ogni sorta di gioco improvvisato: dal calcetto al biliardo sino alla creazione di labirintici percorsi. Vanta un’autonomia di circa un’ora e si comanda con lo smartphone, tramite un’applicazione dedicata le cui funzionalità e applicazioni sono in costante aggiornamento. È disponibile in cinque diversi colori e dalla scocca (che questa volta non è impermeabile) intercambiabile e costa circa la metà dell’originale (la trovi qui su Amazon).

Un robot per tutti

Dopo il successo ottenuto con lo sviluppo di una versione domestica dei celeberrimi robot di Guerre Stellari, BB-8 ed R2-D2, che ha permesso alla società di entrare nelle grazie del colosso Disney, la nuova Mini segna il ritorno di Sphero (ex Orbotix) allo sviluppo di prodotti originali. «La mancanza di una licenza ufficiale ci lascia più liberi di creare e innovare, offrendoci la possibilità di introdurre e testare soluzioni quasi sperimentali, come la nuova modalità Facedrive, che permette di guidare Sphero Mini solo con le proprie espressioni facciali». spiega Adams Wilson, ricordando che «il Dna dei nostri prodotti prevede che siano completamente accessibili, programmabili e modificabili da ogni utente, indipendentemente dal suo grado di preparazione. Per grandi e bambini: i nostri robot sono per tutti».

Si comanda con le espressioni del volto

Si sorride, inquadrati dalla fotocamera dello smartphone, per dirigere Sphero Mini in avanti e si piega la testa per sterzare. Si schiaccia l’occhio per far cambiare colore alla palla, illuminata da un led RGB, e si fa un’espressione arrabbiata per farla scappare lontano. È la magia di Facedrive, algoritmo di riconoscimento facciale che permette anche di giocare di due, uno davanti all’altro, a fare boccacce tentando di spingere la pallina verso l’avversario. Ma, seguendo la visione di Wilson, non mancano le applicazioni serie: per imparare a conoscere i rudimenti del coding, il linguaggio di programmazione ad oggetti dei robot, è sufficiente scaricare un’altra app gratuita, Sphero Edu, compatibile con Mini e tutti gli altri prodotti di Sphero. (fonte)

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