Sicurezza Facebook, blocco di nuove app e chatbot

Dopo il rilascio di nuovi strumenti (o meglio, la loro riorganizzazione) per proteggere la privacy Facebook passa a una nuova fase. E decide una pausa di riflessione per applicazioni e bot: stop all’approvazione e introduzione di nuovi programmini e utenze automatiche per dare tempo al colosso di “implementare nuovi cambiamenti”. Dunque pausa di riflessione per ambienti e chatbot candidati a sbarcare sul social network dopo la tempesta Cambridge Analytica che, stando ai dati della Borsa, non sembra accennare a passare.

Un primo passo era già stato compiuto da Mark Zuckerberg in persona, che in qualche modo aveva preannunciato il momentaneo stop. Anche le procedure di approvazione delle app (quiz, giochi, altre soluzioni) vanno riviste per evitare che prodotti come “thisisyourdigitallife”, il finto test psicologico da cui tutto è partito alcuni anni fa, finiscano per drenare troppe informazioni e a farne carne da macello digitale. “Per proteggere la fiducia che le persone ripongono in Facebook quando condividono le informazioni, stiamo facendo alcuni aggiornamenti nel modo in cui funziona la piattaforma – ha scritto Ime Archibong, vicepresidente per le partnership – sono modifiche non semplici ma crediamo che aiuteranno a lenire ogni flessione della fiducia nel nostro ecosistema”.

Dopo lo stop, partirà un audit, cioè un controllo esaustivo di tutte le applicazioni già a bordo della piattaforma e un’operazione trasparenza che informerà gli utenti che abbiano in passato dato accesso a un’app poi rimossa per atteggiamenti o scelte fuori dalle regole. Intanto Mozilla, la fondazione che sviluppa il browser per il web Firefox, ha lanciato una nuova estensione battezzata “Facebook Container”: consente a chi la installerà e navigherà con quel programma di isolare il tracciamento dell’attività al social network, escludendo – come ora accade – il “pedinamento” fuori dal social di Menlo Park effettuato con una quantità di tracker e sistemi, spesso integrati nei tool di condivisione utilizzati praticamente da qualsiasi sito. Occhio però, perché i siti che hanno integrato il Facebook Connect, ai quali ci si può cioè iscrivere con gli estremi del social network, potrebbero avere qualche problema con l’estensione. (fonte)

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