Ricerca di Facebook, cerchi ”cagna” e viene fuori ”donna”

È uno degli insulti più grevi e fastidiosi che si possa rivolgere a una donna (ammesso che ce ne siano di “gradevoli”, ecco): l’ha usato anche Donald Trump per parlare di Hillary Clinton durante la campagna per le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Kanye West l’ha cantato riferendosi alla collega Taylor Swift e di recente così è stata definita pure la cantante italiana Emma Marrone.

La parola è “cagna”, e viene appunto utilizzata per offendere le donne. Ma della parola “donna” non è sinonimo: c’è bisogno di sottolinearlo, visto quello che sta succedendo su Facebook in Italia negli ultimi giorni.

Cercando appunto la parola “cagna” nei gruppi di cui il social network è pieno, il risultato sono post, foto, frasi, commenti in cui compare la parola “donna”. Come se i due termini avessero davvero lo stesso significato. Il Secolo XIX ha fatto una sorta di test per due giorni consecutivi, l’11 e il 12 ottobre, provando su gruppi di argomento diverso (di cronaca, goliardici, dedicati alla letteratura e così via), e l’esito è sempre lo stesso: cerchi “cagna” e Facebook risponde “donna”.

(La ricerca di “cagna” in un gruppo dedicato alla lettura)

 Ancora non è chiaro che cosa sia successo e perché accada questo (che è evidentemente un errore tecnico), ma le ipotesi sono due:
  • il motore di ricerca interno di Facebook correla “a senso”, basandosi anche su quello che scrivono le persone, dunque l’associazione fra i due termini sarebbe (anche) dovuta ai post che li hanno messi insieme nel corso del tempo (è quella più probabile);
  • oppure, visto che le ricerche online funzionano (anche) per insiemi di parole, così se una persona cerca “auto” il software trova pure i risultati per “macchina”, “automobile”, “autovettura” e così via. Però c’è qualcuno che deve “aiutarlo” (il software) a raggruppare parole simili.

Nel primo caso si tratta di un “automatismo”, che però andrebbe comunque corretto; nel secondo, qualcuno ha lasciato “cagna” e “donna” nello stesso gruppo (gruppo che può essere anche molto, molto ampio). Qualcuno che si è ovviamente sbagliato, soprattutto in questo periodo in cui proprio Facebook e il suo co-fondatore, Mark Zuckerberg, ha dichiarato più volte di essere impegnato contro la violenza di genere e il cyberbullismo.

Anche per questo, in mattinata abbiamo chiesto a Facebook Italia una spiegazione sull’accaduto: siamo in attesa di una risposta…

Precisazione: i gruppi usati per illustrare l’accaduto, che compaiono nelle immagini di questa pagina, non hanno ovviamente nulla a che fare con l’errore, che è dovuto al software di ricerca utilizzato da Facebook . (fonte)

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