Problemi col volo, AirHelp ti dice cosa fare e come farti rimborsare

Ritardi, cancellazioni o altri problemi con i voli sono purtroppo fin troppo ricorrenti, soprattutto nel periodo di maggiore traffico estivo. Ma per fortuna un modo per recuperare il danno c’è e AirHelp è una delle applicazioni – la più usata nel campo – che aiutano a destreggiarsi tra le pratiche per la richiesta di rimborso. L’ultima versione dell’app è molto semplice da usare: inserendo i dati e la descrizione di ciò che è capitato (ritardo, cancellazione oppure il frequente overbooking estivo, cioè non trovare più il posto legittimamente acquistato) con la durata dell’attesa e la motivazione fornita dalla compagnia aerea (problema tecnico, maltempo, sciopero) si avvia la pratica che AirHelp gestirà per conto del malcapitato passeggero.

Quest’anno sono andati o stanno andando in vacanza 33,5 milioni di italiani: il 70% di questi ha preso o prenderà un aereo per raggiungere la destinazione desiderata. L’estate scorsa quasi 265mila persone in partenza dagli scali nostrani (i peggiori Fiumicino con oltre 77mila passeggeri colpiti e Malpensa con 61mila) hanno visto i propri piani rovinati da forti ritardi, dalla perdita di coincidenze o da voli cancellati. Negli anni AirHelp ha dato una mano a oltre tre milioni di persone a ottenere rimborsi anche fino a 600 euro previsti dalla Carta dei diritti dei passeggeri dei voli aerei.

Fra le novità di quest’anno dell’applicazione c’è anche lo scanner per la carta d’imbarco. Se il volo ha avuto dei problemi basta far leggere i codice a barre o il QR Code all’app per capire se e come si ha diritto a un rimborso ed eventualmente inoltrarlo seduta stante, quando si sta ancora sbollentando la rabbia al gate o in qualche area d’attesa. Se ne può aggiungere anche più di una. AirHelp trattiene una percentuale del 25% in caso di ottenimento del risarcimento, mentre in caso contrario nulla è dovuto e “in tal caso, tutto il nostro lavoro è gratuito” specifica il marketing manager italiano Lorenzo Asuni.

I numeri sono notevoli: gli italiani avrebbero diritto a rimborsi per oltre 94 milioni di euro dalle compagnie per i disagi dell’estate scorsa e hanno tempo fino a tre anni dall’accaduto per procedere. Di solito, infatti, questo diritto è sconosciuto e poco promosso dai vettori: meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento. Tutte le compagnie aeree, comprese le low cost, devono infatti corrispondere da 250 euro a fino 600 di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. (fonte)

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