Portafogli ‘in nero’ per i Bitcoin

BIT-COIN-NEROCoprire le tracce delle transazioni finanziarie coi Bitcoin, la moneta del web ultimamente molto volatile in seguito alla bancarotta della principale piattaforma scambi Mt.Gox. A questo scopo serve il ‘Dark Wallet’, una sorta di portafogli virtuale ‘in nero’, che secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal sta per essere lanciato negli Usa. Il suo ideatore è Cody Wilson, studente già noto per aver ottenuto da stampante 3D la prima pistola perfettamente funzionante.

Dopo mesi di programmazione, riporta il Journal, Cody Wilson e il suo partner Amir Taaki, entrambi di 26 anni, stanno per rilasciare una prima versione del software, gratuita, da scaricare online. Il programma funzionerà come ‘aggiunta’ al browser per navigare sul web Chrome di Google.

Gli hacker più evoluti sono già in grado di prendere precauzioni per ‘nascondere’ i movimenti finanziari coi Bitcoin, ma il progetto si rivolge agli utilizzatori della criptomoneta meno esperti. L’obiettivo è dare moneta online ‘anonima’, con la quale potenzialmente acquistare sul web anche droghe o armi. ‘Dark Wallet’ è concepito per criptare bitcoin nel momento in cui vengono spesi, rendendo difficile vedere chi sta comprando cosa.

Contattato dal quotidiano americano, un portavoce della Financial Crimes Enforcement Network del governo Usa non ha commentato nel merito l’iniziativa di Wilson e partner ma ha sottolineato che le autorità sono ”consapevoli di molte tecnologie emergenti pensate per sovvertire la trasparenza finanziaria. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è essere vigili su ogni attività che possa aiutare il riciclaggio di denaro e altri reati finanziari”. (ANSA)

(Wikipedia) – Bitcoin (simbolo: ฿; codice: BTC o XBT) è una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, sviluppando un’idea dello stesso autore presentata su Internet a fine 2008. Il nome Bitcoin si riferisce anche al software open source progettato per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne risulta. Convenzionalmente, il termine Bitcoin maiuscolo si riferisce alla tecnologia ed alla rete mentre il minuscolo bitcoin si riferisce alla valuta in sé.

A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei bitcoin.

La rete Bitcoin consente il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari ad utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità, governativa o meno, di bloccare la rete, sequestrare bitcoin ai legittimi possessori o di svalutarla creando nuova moneta.

 

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