Polizia postale, attenti alle truffe sul web

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Le piccole cifre estorte a ogni singola vittima rappresentano per il malvivente un guadagno enorme. La Rete, in molti casi, è un paradiso per truffatori e malintenzionati.

Dai furti di password alle vendite online, gli internauti sono esposti a un vero e proprio attacco quotidiano. Sono centinaia, infatti, i casi in cui Internet si trasforma in un inferno per chi rimane vittima dei criminali informatici. Le truffe perpetrate attraverso i messaggi di posta elettronica, in particolare, sottraggono ai malcapitati piccole cifre, ma attraverso la loro diffusione capillare sono in grado di fornire grossi proventi al truffatore. Così come è frequente che attraverso il furto di password, gli hacker siano in grado di entrare nei conti correnti e prelevare denaro.

Sul sito della Polizia c’è l’elenco delle principali truffe telematiche realizzate su internet. Si passa dalle finte vendite all’asta sul web, con merci offerte e mai inviate ai clienti o con prezzi gonfiati, alle offerte di servizi gratis su internet, che poi si rivelano a pagamento, la mancata fornitura di servizi pagati o di servizi diversi da quelli pubblicizzati. Sempre nell’elenco offerto dalla Polizia di Stato, compaiono anche le vendite di hardware o software su cataloghi online, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato.

E ancora: schemi di investimento a piramide e multilevel business, opportunità di affari e franchising, offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all’esecuzione di tale lavoro, prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione. Una vita dura quella degli internauti, dunque, che devono fare i conti con criminali informatici senza scrupoli. Spesso, infatti, tramite mail arrivano anche false promesse di rimuovere informazioni negative per l’ottenimento di crediti (ad esempio la rimozione di nominativi da black-list), oppure la proposta di concessione (con richiesta di commissione) di carte di credito a soggetti con precedenti negativi.

Per non parlare, poi, dei numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita. «Nella maggior parte dei casi – si legge sul sito della Polizia postale – il tentativo di truffa inizia con l’invio di una email alla potenziale vittima.

In caso di sospetto salvare l’email e informare immediatamente la Polizia Postale e delle Comunicazioni». In caso di «amicizia online», il consiglio è quello di «dare il primo appuntamento in un luogo pubblico e affollato e non andare all’appuntamento da solo». Questo piccolo accorgimento «rappresenta una precauzione sufficiente per evitare brutte sorprese». (fonte)

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