Come pagare multe o contestarle e fare ricorsi online

Prendere una multa non è mai piacevole, e se si è costretti a perdere tempo anche per pagare il bollettino l’umore ne risente profondamente. Per fortuna oggi le amministrazioni comunali e la polizia municipale consentono quasi ovunque di saldare il proprio debito anche online. Il dispendio di preziose ore (ed energie) è ancora più alto quando la sanzione è immotivata. A questo punto le procedure per il ricorso sono davvero infinite.

Ora anche il ricorso al giudice di pace si può presentare online. Il servizio consente a tutti, cittadini e avvocati, di attingere informazioni sullo stato dei procedimenti proposti innanzi al giudice di pace e, attraverso l’accesso alla banca dati del software ministeriale SIGP (sistema informatico giudici di pace per gli affari civili), di compilare online un ricorso in opposizione a sanzione amministrativa o un ricorso per decreto ingiuntivo con la relativa nota di iscrizione a ruolo. Per evitare le multe e non perdere tempo a cercare le macchinette (e la moneta) per stampare il biglietto per la sosta esistono applicazioni che consentono di pagare il tempo per cui si occupa un parcheggio a strisce blu con lo smartphone. Da Easypark a Cycero, passando per Phonzie quasi ogni comune capoluogo di provincia ne è ormai dotato.

E se il Telepass consente di risparmiare tempo sulle code ai caselli autostradali la sua app Pyng rileva immediatamente la tua posizione. Non resta che selezionare la targa associata, o inserirne una nuova, e impostare la durata della sosta. Tutto direttamente dallo schermo dello smartphone. Il sistema pagherà l’importo preciso in base al tempo di sosta evitando anche l’«incubo del biglietto scaduto» e della multa da versare nonostante le nostre buone intenzioni. (fonte)

Come fare un ricorso contro una multa o una cartella online e gratis

La piattaforma del Ministero della Giustizia, denominata SIGP@Internet Nazionale, consente di compilare online un ricorso in opposizione a sanzione amministrativa, ossia le comuni multe stradali. Il sistema consente anche di scaricare la nota di iscrizione a ruolo, necessaria per poter far accettare l’atto dalla cancelleria. Possono utilizzare questo servizio tutti i cittadini.

Per accedere al servizio bisogna collegarsi con questa pagina del sito del Ministero della Giustizia. La prima cosa da fare è selezionare la Regione di appartenenza nella mascherina posta al di sotto dell’immagine dell’Italia. Non tutti gli uffici giudiziari hanno attivato il sistema, ma l’aggiornamento è in rapido sviluppo.

Dopo aver selezionato la Regione, selezionare, nel menu a sinistra della pagina, sotto la macro voce “Compila il ricorso” quella con scritto “opposizione a sanzione amministrativa”.

Comparirà una mascherina che chiederà i dati personali dell’opponente e poi, dopo la compilazione di quest’ultima, bisognerà indicare l’oggetto del ricorso e i motivi su cui si fonda il ricorso.

Come individuare il giudice competente per territorio nel caso di una multa?

Contro le multe stradali è sempre competente il giudice di Pace del luogo ove è stata commessa la violazione. Per comprendere, però, quale sia materialmente tale giudice è necessario controllarlo sulla base dell’attuale Geografia giudiziaria. Si può individuare quale sia l’ufficio giudiziario competente a questa pagina.

Qualche possibile motivo di ricorso contro le multe stradali

Ecco alcuni motivi che puoi indicare nel ricorso:

  • notifica della multa oltre i termini: se sono passati più di 90 giorni tra la data dell’infrazione e quella del timbro postale che certifica la consegna della multa, da parte della polizia, all’ufficio delle Poste, puoi fare ricorso per notifica tardiva;
  • se si tratta di una multa per autovelox, nella foto non devono apparire altre auto: potrebbero essere state, infatti, queste ultime a far scattare il misuratore elettronico della velocità;
  • sempre nel caso di autovelox, deve esistere un segnale che avvisi della possibilità di controllo elettronico della velocità e, per le strade extraurbane, è necessario che il verbale della polizia indichi gli estremi dell’ordinanza del Prefetto che ha autorizzato, su tali vie, la collocazione dei misuratori elettronici “automatici”, ossia senza possibilità di fermare immediatamente il conducente per contestargli subito la multa;
  • nel caso di multa sulle strisce blu, sono numerosi i motivi di ricorso, tra i quali il più noto e anche certo è quello relativo all’assenza di norme che sanzionino il mancato rinnovo del ticket alla scadenza dell’orario pagato;
  • per tornare agli autovelox, questi apparecchi, per via della sentenza della Corte Costituzionale dell’anno scorso, devono non solo essere omologati ma presentare il certificato di taratura periodica. Essa serve per controllare il corretto funzionamento di tali strumenti che vengono puntualmente spostati e, quindi, possono presentare anomalie di funzionamento.
  • Ricordiamo che tutor, photored e autovelox devono essere sempre presegnalaticon ideona cartellonistica stradale e che quest’ultima deve essere visibile e non coperta da vegetazione, curve, manufatti di qualsiasi tipo o rovinata da spray di vandali o dalle intemperie del clima;
  • nel caso di strade a doppia corsia ed a scorrimento veloce, il cartello che indica il limite di velocità deve essere posizionato su entrambi i lati della strada. (fonte)

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