Ora la pizza si ordina su Facebook parlando con un bot

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E’ l’innovazione che entra nella vita quotidiana: da qualche giorno a Torino si può ordinare la pizza con un messaggio su Facebook. Si va sulla pagina di CiaoPizza – questo il nome del servizio – e si passa a Messenger cliccando sull’icona segnalata. Basta scrivere “ciao” ed ecco che il nostro assistente virtuale @GennaRobot si attiva: «Scegli la pizza». Fatto. «Desideri anche una bibita?». Ok. Orario di consegna, indirizzo e invio: l’ordine parte. Il pagamento? In contanti, quando il fattorino suona al campanello di casa. Sicurissimo, insomma.

CiaoPizza non è nient’altro che un bot, una intelligenza artificiale, tecnologia già sviluppata su Telegram e da poco introdotta anche su Facebook: interagire con un programma del genere è come dialogare con una persona. «Andare su un classico sito di delivery e fare clic sulla pizza che vogliamo è sicuramente più veloce. Qui, invece, dobbiamo scrivere ciò che desideriamo. Ma la comunicazione scritta è un modo di relazionarsi che fa parte della vita dell’individuo. Questa è un’esperienza più naturale, più umana, migliore».

 

Lo spiega Pietro Schirano, 26 anni, italiano di Taranto e product designer di Facebook in California. Un mese fa è stato ospite a Torino per partecipare a TEDxUniTO. Ed è lì che ha conosciuto Cesare D’Adamo, salentino, laureando al Politecnico e con alle spalle già tanta esperienza nel campo del business applicato alle nuove tecnologie.

«Sentivo una forte esigenza di creare un prodotto che consentisse di arrivare a un risultato attraverso la comunicazione pura e semplice. L’idea che mi è venuta CiaoPizza, una intelligenza artificiale che permette di ordinare una pizza tramite un messaggio», aggiunge Schirano. Dopo tre settimane di lavoro a distanza giorno e notte, senza badare alla differenza di fuso orario San Francisco-Torino, ecco il servizio online.

«A oggi hanno aderito al servizio una decina di pizzerie cittadine di fascia medio-alta. Ma stiamo già lavorando a una seconda versione della piattaforma, con molte più funzioni», raccontano i due ideatori.

D’Adamo si è occupato dello sviluppo tecnologico del bot e del lato marketing. Schirano di migliorare l’esperienza utente, branding e tono di @GennaRobot. «Volevamo costruire un sistema semplice e intuitivo da utilizzare, che avesse reazioni analoghe a quelle di una persona. Come riuscirci? Quando si è i primi a porsi questa domanda nessuno può rispondere con certezza. Abbiamo trovato la soluzione dopo giorni e giorni davanti al pc», racconta Cesare.

«Io credo fermamente che i servizi digitali del futuro dovranno avere un’interfaccia “senza interfaccia”, cioè rapportarsi con l’utente in modo spontaneo», aggiunge Pietro. Ora gli obiettivi da centrare sono due: ampliare le pizzerie che fanno parte del circuito e far crescere il numero di utenti – «che sono gia molti più del previsto» – e magari trovare un finanziatore pronto a investire nel progetto e aiutarlo a crescere ancora di più. (fonte)

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