OpenStreetMap, mappe libere dove tutti partecipano

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Mappe libere e gratuite per tutti, dati cartografici ‘open source’ utili alle Pubbliche Amministrazioni, aggiornamenti veloci grazie alla partecipazione degli utenti in stile Wikipedia che si sono rivelati utili in caso di soccorso in disastri naturali come quello di Haiti.

Cresce la comunità di OpenStreetMap, un progetto nato nel 2004, che ora conta nel mondo tre milioni di utenti, di cui circa 8mila in Italia. Un’alternativa a sistemi lanciati da big come Google e Apple, già adottata da Financial Times e National Geographic.

“Molti utenti ne fanno un uso professionale, una mappa è un modo per estrarre informazioni. Si può scaricare tutto il contenuto che è disponibile anche offline“, spiega all’ANSA Simone Cortesi, il responsabile italiano di OpenStreetMap che in questi giorni raduna a Milano la comunità nazionale. OpenStreetMap è una sorta di Wikipedia delle mappe. (ANSA)

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