I nuovi utenti di Internet preferiscono immagini e voce alla scrittura

L’industria tecnologica lo chiama collettivamente next billion: il prossimo blocco da un miliardo di persone che in questi anni sta avendo accesso a Internet per la prima volta e in grande maggioranza lo fa dallo smartphone. Questa macro categoria racchiude persone provenienti da paesi emergenti in Asia, Medio Oriente e Africa, con scarsa disponibilità economica e non necessariamente alfabetizzate; rappresenta una delle opportunità di crescita più significative per tutte le aziende hitech (i cui prodotti nel mondo industrializzato ormai si piazzano a fatica) e potrebbe influenzare il modo in cui tutto il pianeta ha accesso a informazioni e servizi connessi e, come fa notare il Wall Street Journal, non solo.

Gli appartenenti a questo miliardo fanno infatti registrare comportamenti diversi da quella della schiacciante maggioranza di utenti visti finora. Prediligono app ricche di figure e dall’interfaccia intuitiva, che si possono utilizzare scorrendo il pollice e senza bisogno di digitare alcunché. Assistenti digitali e riconoscimento vocale sono apprezzatissimi, e rappresentano per molte di queste persone l’unico modo di interagire con i loro dispositivi. Le email non sanno cosa siano; a queste ultime preferiscono la messaggistica istantanea, ma non nel formato testuale: inviano anzi messaggi vocali anche quando si tratta di comunicazioni brevi. Nel loro mondo insomma sparisce la parola scritta in favore di immagini, icone e video.

È difficile prevedere quale impatto avrà una rivoluzione del genere sul futuro delle comunicazioni globali in Rete. Di certo c’è che le aziende sono già pronte a fare di tutto per venire incontro a questo pubblico dalla crescita inarrestabile: secondo Google, il numero di utenti Android provenienti dall’India ha già superato il totale di quelli statunitensi, e il numero di app installate sui loro smartphone cresce del 150% ogni anno; la casa di Mountain View anche per questo motivo ha lanciato all’inizio del mese il programma Made for India, un’iniziativa mirata a incoraggiare lo sviluppo di app pensate appositamente per quel contesto. Se a ciò aggiungiamo che anche nel mondo industrializzato il fascino degli assistenti vocali su smartphone si sta trasformando in una vera e propria tendenza trasversale, il declino della parola scritta nel mondo digitale potrebbe trovarsi nel periodo di massima accelerazione mai conosciuta finora. (fonte)

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