Non cancelli le mie foto (false)? E io voglio 123 milioni
Vittima di una vendetta pornografica, una donna ha chiesto all’azienda di Zuckerberg 10 centesimi di risarcimento per ogni utente iscritto – in quanto potenziali spettatori delle sue immagini (false) porno.
Meryem Ali di Houston vive in Texas e ha un problema con Facebook: un suo (evidentemente ex) amico ha infatti scelto la sua Timeline per compiere una cosiddetta “vendetta pornografica” nei suoi confronti. Così Meryem ha deciso di chiedere a Facebook un risarcimento di 123 milioni di dollari, pari a 10 centesimi per ciascuno del suo miliardo e 230 milioni gli utenti – perché il social network non sarebbe riuscito a eliminare immediatamente le foto incriminate.
Facebook Inc. risulta imputata nella causa per risarcimento danni intentata dagli avvocati della donna, in cui l’azienda di Menlo Park è chiamata in causa insieme all’ex conoscente della donna, Adeel Shah Khan dell’Illinois. Secondo i legali, Facebook avrebbe ignorato le ripetute richieste di Meryem di rimuovere delle foto fasulle presumibilmente caricate da Khan. L’uomo avrebbe invece creato un falso account su Facebook, utilizzando il nome di Ali, e caricato diverse immagini del volto della donna apposto su nudi di terzi, uno dei quali rappresenterebbe Maryem nel pieno di un atto sessuale.
La donna si era accorta del falso account già nel dicembre 2013, dopo essere stata avvertita da alcuni amici e parenti. Avrebbe poi chiesto a Facebook più volte nell’arco dei mesi di eliminare l’utente, ma senza successo. L’ultimo tentativo di far sparire quelle foto era stato addirittura della Polizia di Houston, intervenuta per chiedere al social network di identificarne la fonte. (fonte)
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