Pedofilo metteva annunci come babysitter su internet, resta in carcere

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Si spacciava per babysitter il 23enne di Bolzano arrestato per detenzione di materiale pedopornografico che vede confermata la custodia cautelare in carcere, con probabile trasferimento a Verona nel settore crimini sessuali.

Ha fatto scena muta, il giovane bolzanino di 23 anni, arrestato qualche giorno fa dalla Polizia Postale di Trento in zona Don Bosco, con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Gli investigatori, al termine di un complesso lavoro di indagine in rete, hanno tracciato le rotte dei file in entrata e uscita dal computer del ragazzo: una montagna di materiale, oltre 500 video di abusi su bambini anche di soli tre anni.

Il giovane, davanti al giudice per le indagini preliminari Schoensberg, non ha proferito parola. Il togato ha però ritenuto necessaria la conferma della custodia cautelare ritenendo fondato il pericolo di reiterazione del reato. Al momento, quindi, il ragazzo resta nel carcere di via Dante, in un’area separata dal resto dei detenuti, per motivi di sicurezza. Molto probabilmente, nei prossimi giorni, sarà trasferito presso la struttura di Verona, dove è stata ricavata un’area destinata ai detenuti accusati di crimini a sfondo sessuale, dove il bolzanino sarà al sicuro da eventuali ritorsioni da parte degli altri detenuti.

Nuovi inquietanti dettagli emergono inoltre rispetto al “modus operandi” del giovane, che è risultato iscritto ad alcuni siti in cui si postano annunci per babysitter, qualificandosi come “esperto”. Secondo la ricostruzione degli investigatori sono numerosi i minori che nel tempo sono venuti a contatto con il ragazzo, ma sarebbe da escludere il loro diretto coinvolgimento in abusi sessuali. (fonte)

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