Quando la censura su internet frena economia e ricerca

In Cina la censura su Internet sta ostacolando la ricerca scientifica e lo sviluppo economico: la inconsueta presa di posizione su un argomento tanto sensibile da aver prodotto di recente un nuovo gito di vite, è di Luo Fuhe, vice presidente della Conferenza consultiva del popolo (Cppcc), massimo organo consultivo che affianca il Congresso del popolo.

Nel resoconto dei media locali come China News, Luo ha detto che la situazione “non è normale” quanto all’accesso a ostacoli dei siti accademici esteri che ha costretto i ricercatori locali ad acquistare software (virtual private network, vpn) per poter aggirare il “Great Firewall of China” o a compiere dei viaggi all’estero per portare avanti e approfondire il proprio lavoro.

Il sofisticato sistema cinese di filtro del web, il Great Firewall, blocca la connessione a numerosi social media e network stranieri, da Twitter a Facebook fino a YouTube e Google, e impedisce la ricerca su temi sensibili come Tibet e Taiwan. Allo stesso tempo, nelle maglie finiscono i siti web di importanti istituzioni accademiche. Incontrando i media, Luo ha invitato il governo a determinare con più precisione i siti al bando e di permettere il pieno accesso, che resta lento malgrado l’uso di vpn, a quelli più utili e frequentati dai ricercatori. (ANSA)

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