Kaspersky ingannava gli antivirus rivali con falsi positivi?

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Due ex dipendenti dell’azienda produttrice di antivirus accusano: Kaspersky ingannava gli antivirus rivali con falsi positivi. In una dichiarazione alla Reuters la società di sicurezza online ha fortemente negato.

Da oltre un decennio una delle più grandi società al mondo di sicurezza online, Kaspersky Lab con sede a Mosca, avrebbe cercato di danneggiare i concorrenti ingannando i loro antivirus, facendo classificare file benigni come dannosi. Lo dicono due ex dipendenti in esclusiva a Reuters. Hanno affermato che la campagna segreta era mirata nei confronti di Microsoft Corp, Avg Technologies Nv, Avast Software e altri rivali, ingannando i software li invitava a eliminare o disattivare file importanti sul Pc dei rispettivi clienti.

Alcuni degli attacchi, hanno precisato i due ex dipendenti, sono stati ordinati dal co-fondatore di Kaspersky Lab, Eugene Kaspersky, in parte per vendicarsi contro i rivali più piccoli che scimmiottavano il suo software invece di sviluppare una propria tecnologia. “Eugene considerava questo un furto”, hanno detto le due fonti, che hanno chiesto l’anonimato.

Kaspersky Lab ha fortemente negato di aver ingannato i concorrenti classificando file puliti come dannosi, i cosiddetti falsi positivi. “La nostra azienda non ha mai svolto alcuna campagna segreta per ingannare i concorrenti a generare falsi positivi e danneggiare la loro posizione di mercato”, ha detto Kaspersky in una dichiarazione alla Reuters. (fonte)

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