INPS cambia software e migliaia perdono il sussidio

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L’INPS cambia software e provoca il blocco del sussidio per migliaia di disoccupati italiani. Alcuni problemi nell’aggiornamento del software in uso dall’INPS avrebbero causato notevoli ritardi nel rilascio dei sussidi per disoccupati e precari.

La colpa sembrerebbe di un aggiornamento nel software gestionale per i sussidi di disoccupazione, che sarebbe sfociato nella mancata erogazione degli stessi sussidi per gli aventi diritto. È quanto riporta la redazione torinese del quotidiano online La Stampa che scrive che, solo in Piemonte, su 27.630 richieste ne sono state accolte solo 18 mila e le altre sono in lavorazione.

Ma non è tutto, l’INPS infatti non sa se fra quelle accolte la cifra relativa al sussidio sia stato inviato o meno. Ai disoccupati che hanno trascorso l’estate senza sussidio non resta che sperare: “Mi hanno detto che forse ce la faranno per ottobre”, ha dichiarato al quotidiano torinese Fabrizio Travan, docente di sostegno precario del capoluogo di regione piemontese. Ma i precari lasciati senza sussidio sono migliaia.

Fra questi, “il caso più eclatante” è quello dei dipendenti delle scuole che hanno lavorato a tempo determinato e che avrebbero dovuto prendere il sussidio nel mese di luglio. Aspettano da più di un mese, ma l’attesa potrebbe durare ancora molto di più. Il “caos” è partito dall’aggiornamento del gestionale che ha introdotto le novità della riforma del Jobs Act inerente al diritto di lavoro italiano.

“I nuovi programmi erano troppo laboriosi. Tutto è rimasto bloccato a lungo perché la procedura non funzionava”, ha dichiarato un portavoce della direzione regionale dell’INPS al quotidiano. Adesso si cerca di recuperare, con l’ennesima colpa scaricata questa volta al Ministero con il quale pare sia “mancata la comunicazione”.

Sono già arrivate le accuse dell’ANIEF, l’associazione sindacale della scuola: “Non possono lasciare i disoccupati in questa situazione”, ha dichiarato il coordinatore provinciale, minacciando azioni legali nei confronti dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale italiano. (fonte)

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