Il computer di Aurora in mano alla Polizia Postale

auroraGli specialisti analizzeranno anche il cellulare, con tutte le comunicazioni nei vari social network, ma anche via mail e con gli sms alla ricerca di messaggi che possano aver istigato la ragazzina a togliersi la vita lunedì mattina

Decine di contatti, alcuni più assidui, ma nessun invito a uccidersi. La Polizia Postale scandaglia il computer e il cellulare di Aurora, la ragazzina di 14 anni che ha deciso di mettere fine alla propria esistenza lunedì mattina, buttandosi dalla finestra delle scale del condominio dove abitava, a Venaria.

Entro pochi giorni, gli specialisti avranno completato il lavoro richiesto dalla procura di Ivrea per chiarire se qualcuno abbia istigato Aurora al suicidio. Gli investigatori della Polizia Postale controlleranno i messaggi su «Ask», la chat anonima privilegiata dalla giovane, ma anche le comunicazioni con «Facebook», «Whatsapp», quelle via mail e via sms, altrettanto importanti per offrire il panorama più completo possibile sulla situazione emotiva di Aurora.

Gli stessi genitori hanno confermato che da qualche tempo la ragazzina era depressa. Un crisi adolescenziale, legata a un fisico minuto che lei pensava non la rendesse desiderabile come avrebbe voluto.

Questo suo stato d’animo emerge anche dai messaggi, dai post, dalle comunicazioni affidate all’impersonalità del web. Per il proprio aspetto, per i propri pensieri ha ricevuto critiche, ma anche messaggi di consolazione. La Polizia Postale valuterà tutto. E presto riferirà alla procura. (lastampa)

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