Ibm, un disco rigido grande come un atomo (video)

L’elettronica diventa sempre più miniaturizzata, ma i ricercatori di Ibm hanno raggiunto un traguardo sorprendente. In un articolo pubblicato su Nature i ricercatori dell’azienda americana annunciano infatti di essere riusciti a realizzare una unità di memoria capace di registrare un bit di informazioni delle dimensioni di un atomo, centomila volte più piccola dello spazio oggi necessario per archiviare la stessa unità di memoria su un disco rigido o un drive allo stato solido.

Non c’è niente di meccanica tradizionale ma solo la capacità dei ricercatori di arrivare al livello più piccolo immaginabile nel quale “salvare” una informazione in codice binario: un supporto delle dimensioni di un atomo.

Come funziona: si parte con l’elemento fisico chiamato Olmio (numero atomico 67, è un morbido metallo bianco-argenteo della serie dei lantanidi) che ha fra le altre caratteristiche quella di essere dotato di un potente campo magnetico, creato da numerosi elettroni non appaiati. Infatti gli elettroni in più donano a ciascun atomo di Olmio una stabilità maggiore di quella tipica della maggior parte degli altri elementi e per questo consentono di utilizzarlo per archiviare una informazione su un singolo atomo.

La stabilità dell’atomo di Olmio permette infatti di cambiarne le caratteristiche fisiche “scrivendo” nel campo magnetico dell’atomo il bit di informazione senza timore che il dato vada perso poco dopo a causa dell’instabilità intrinseca del contenitore, come accade con tutti gli altri materiali.

Negli hard disk di oggi infatti un singolo bit viene registrato utilizzando circa 100mila atomi. Ridurre in maniera così radicale lo spazio necessario per una informazione è un risultato a dir poco epocale. Siamo ancora nella fase della ricerca scientifica, manca ancora molto tempo prima che possa arrivare sul mercato un prodotto che sfrutta questa nuova tecnica di registrazione dei dati. ;a l’idea permette di immaginare una densità da sogno: l’intero archivio della musica esistente potrebbe essere registrato su una scheda di memoria di pochi millimetri quadrati. (a.d. – fonte)

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