Haven, una app che rende ogni smartphone Android un ‘sistema di sorveglianza’

L’app pensata per proteggere i luoghi fisici in cui lavorano attivisti dei diritti civili, giornalisti, ma anche altre figure (e non sempre dalla parte dei ‘buoni’) nel mirino degli spioni porta la firma Edward Snowden.

L’ex contractor del Nsa, che ha rivelato al mondo le intrusioni dell’intelligence americana nelle vite dei cittadini, ha sviluppato “Haven” (rifugio sicuro, ndr) nell’ambito di un progetto sviluppato dalla ‘Freedom of Press Foundation” e finanziato, tra gli altri, da un’azienda legata a ‘The Intercept”, la webzine creata da Glenn Greenwald e da Pierre Omidyar, fondatore di eBay, e che ha come obiettivo la diffusione delle notizie legate ai sistema di sorveglianza di massa.

E’ proprio “The Intercept” a descrivere come funziona l’app, in un articolo di Micah Lee, che con Snowden ha collaborato nella sua fabbricazione. ‘Haven’, riferisce Lee, è un Android open source che, installata su uno smartphone, ne fa una vera e propria ‘sentinella’ del pc. Sono i sensori dello smartphone – microfono, rilevatore di luce e telecamere – ad agire in assenza del proprietario del laptop quando questi si allontana dalla stanza in cui lavora: essi, assicura Snowden, registrano tutto ciò che accade. La prima versione beta pubblica di ‘Haven’ è disponibile nel Play Store e su F-Droid, un app store open source per Android. (AGI)

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