Hacker, a Gorizia tutti promossi per un giorno

sini

L’autore dello scherzetto rischia fino a tre anni, mentre le scuole sono corse ai ripari con i vecchi registri cartacei e avvisando le autorità. E’ successo a Gorizia, dove per un giorno gli allievi di due scuole sono stati tutti ”promossi”.

Tutti gli studenti del mondo hanno un sogno nel cassetto. Che un colpo di bacchetta magica trasformi i 4 in 10, le insufficienze in voti di eccellenza, così da poter materializzare una pagella perfetta. Per una notte soltanto il sogno è diventato realtà a Gorizia. Gli allievi del liceo scientifico “Duca degli Abruzzi” e dell’Itas “D’Annunzio” si sono svegliati trovando sui loro tablet e telefonini una piacevolissima sorpresa, la mutazione improvvisa dei registri elettronici. Ovviamente a loro beneficio. Abituati a essere perennemente collegati a tutti i siti che li interessano, sono stati proprio i ragazzi i primi ad accorgersene. Ma lo hanno fatto anche le autorità scolastiche che hanno provveduto in breve tempo ad anestetizzare le modifiche e a far ritornare i registri com’erano. Con conseguente denuncia presentata alla Polizia Postale perché risalga agli autori dell’hackeraggio realizzato mentre ci si avvicina ai giorni cruciali degli scrutini. Un reato che prevede una condanna fino a tre anni di reclusione.

Il sistema scolastico ha retto. I controlli hanno funzionato e, in attesa che anche l’autore del parapiglia elettronico venga smascherato, ci sarà solo l’onere per ogni insegnante di ricostruire le posizioni degli allievi. Assicurano che non sarà un problema, anche perché i registri cartacei non sono stati aboliti e quindi una traccia dei voti – sia per i compiti scritti, che per le interrogazioni orali – è rimasta. Insomma, le insufficienze torneranno ad essere tali. Già, perché l’anonimo incursore – che ha violato il sito InfoSchool – si era dedicato prevalentemente a questo, oltre a disseminare false informazioni riguardanti assenze e presenze.

Vilma Candolini e Anna Condolf sono le dirigenti dei due istituti. Ieri, come riporta il giornale “Il Piccolo” hanno confermato che gli antidoti sono già in azione per quanto riguarda le assenze marcate al “D’Annunzio” e i voti del “Duca degli Abruzzi” limitati a quattro materie: inglese, storia dell’arte, religione ed educazione fisica. L’intervento non poteva passare inosservato anche perché l’hacker ha trasforrnato i 4 e i 5 in 10 tondi tondi. Estasiati gli studenti, che si sono comunicati a vicenda l’insolita, ma affascinante scoperta. Ognuno ha controllato i suoi voti ancor prima che le autorità scolastiche se ne accorgessero. Poi ci hanno pensato i tecnici del Gruppo Spaggiari, il provider del servizio di registro elettronico, a effettuare i primi controlli.

“Ho fatto bloccare il registro elettronico – ha spiegato la dirigente Condolf – per evitare che chiunque possa accedere ai dati e ho dato disposizione di tenere un registro cartaceo da vidimare. È stato commesso un reato e sono certa che si troveranno i responsabili”. Una goliardata? “No, la cosa è molto seria, ma non ci crea allarmi particolari. Spero solo che non siano stati i nostri ragazzi. Dobbiamo fare una verifica analitica prima di avere il quadro della situazione”. Una morale? “L’utilizzo e l’accessibilità di questi sistemi richiede da parte di tutti un’attenzione particolare. A differenza dei ragazzi, noi insegnanti non siamo nativi digitali». La collega Condolini: “Dove c’è la colonna dei 10 l’intrusione è palese. Per il resto bisogna verificare, ma non sarà un problema”. (fonte)

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