Hacker (forse) islamici colpiscono siti CNR italiani

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Alcuni siti del CNR hanno subito il “defacing” dell’home page riportando una rivendicazione di matrice islamica. Non è la prima volta che accade e stupisce che la maggiore istituzione tecnico-scientifica italiana possa essere così vulnerabile.

Alcuni siti del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) si sono svegliati questa mattina non in “perfetta forma”: infatti sono stati hackerati e di fatto i contenuti della home page sono stati sostituiti con la rivendicazione “Hacked by Moroccan Hassan”.

Non si tratta del sito principale del CNR ma di quello di alcuni istituti o progetti con dominio di terzo livello “xxx.cnr.it”: precisamente si tratta del sito del Comitato italiano della Società Internazionale di Chimica Pura e Applicata e delsito del gruppo di lavoro sui neutroni, legato alle associazioni internazionali ILL e ISIS. E proprio quest’ultima sigla ha fatto pensare che fosse stata hackerata anche l’intestazione del sito (CNR@ISIS): invece no, ISIS è in questo caso, è l’istituto inglese in grado di generare neutroni e muoni.

La matrice islamica dell’intervento, comunque, sembra plausibile, seppur tutt’altro che dimostrata. Infatti il Consiglio Nazionale delle Ricerche è da settimane sotto attacco: lo scorso 7 luglio la violazione era stata più importante e aveva addirittura permesso l’inserimento di un messaggio che ai più sembrava autenticamente di matrice islamica (nella foto qui sotto tratta da forum.robbor.it).

Il nome dell’hacker, Moroccan Hassan (che richiama il Re Hassan del Marocco), è stato autore di altri interventi di defacing in Italia e all’estero, tra cui alcuni sottodomini del “CNR” francese lo scorso gennaio e il sito ufficiale del Parco delle Gravine (che ne risulta tutt’ora affetto senza che gli amministratori se ne siano accorti).

Ovviamente in questi casi è difficile stabilire con certezza la natura delle violazioni e, peraltro, pare molto debole il movente che porterebbe l’ISIS o gruppi vicini a mettere nel mirino il nostro CNR. Di certo fa specie che un’istituzione tecnico-scientifica come il CNR possa essere così facilmente e ripetutamente violabile.

Al momento in cui scriviamo, dopo diverse ore dall’attacco, sui siti aggrediti non c’è stato ancora alcun intervento degli amministratori. (fonte)

 

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