Google vuole fare ricerche facendo scomparire gli indirizzi web (URL)

In informatica un URL, acronimo inglese di Uniform Resource Locator, è una particolare sequenza di caratteri alfanumerici che identifica in modo unifico l’indirizzo di una determinata risorsa presente su Internet. Per poter accedere alla web -risorsa si utilizza di solito un apposito programma chiamato browser. Attraverso questo motore di ricerca una volta digitato l’URL nella barra degli indirizzi sarà possibile raggiungere il contenuto voluto.

L’esperimento di Google

Le ricerche su Google da mobile potrebbero non indicare più gli Url, gli indirizzi in rete. Secondo un’indiscrezione di The Next Web è possibile che sia questo il futuro per i milioni di utenti che da tutto il mondo su smartphone utilizzano il famoso motore di ricerca. Si tratta ovviamente di un test in corso ma online sono in molti a chiedersi se abbia senso eliminare informazioni per chi naviga. Gli Url possono infatti essere utili ad un utente che voglia sapere su che sito è stato indirizzato.

La storia

La nascita dell’URL è datata 1992, anno in cui Tim Berners-Lee creò il linguaggio HTML e il protocollo HTTP. L’obiettivo dell’informatico era quello di «dare vita» all’ipertesto, in grado d di collegare i documenti tra loro. In precedenza si utilizzavano formati e protocolli diversi e mancava una soluzione in grado di individuare: uno specifico file, relativo protocollo, la posizione dell’host del file online, la posizione esatta del file nello spazio di archiviazione dell’host. In occasione della presentazione ufficiale del World Wide Web nel Marzo 1992 Tim Berners-Lee si riferì a questa nuova soluzione con il termine UDI, Universal Document Identifier. Era l’antenato dell’URL.

I detrattori

Difficile oggi immaginare la rete senza URL (o perlomeno nascoste) ma va ricordato che all’inizio il nuovo strumento non fu accolto con favore da tutti gli addetti ai lavori. Nel 1993 si ipotizzava di sostituirlo nel giro di pochi anni con l’URN,Uniform Resource Name. Un modo per creare un riferimento permanente ad una determinata risorsa impossibile da modificare. «L’URL non sarebbe mai dovuto divenire quel che è ora: un arcano modo di identificare un sito sul web. Sfortunatamente non siamo stati in grado di imporre lo standard URN, che ci avrebbe garantito un sistema di assegnazione più utile» affermava il programmatore Dale Daughterty nel 1996. (fonte)

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