Gioca per 24 ore con smartphone, diventa cieca da un occhio

La dipendenza da smartphone è una malattia e può avere effetti collaterali, anche gravi. Lo sa Wu Xiaojing, una ragazza ventunenne che vive nella provincia nord-occidentale dello Shaanxi che ha vissuto in prima persona una spiacevole vicissitudine che le è costata la vista da un occhio. Xiaojing, nome falsificato dalla fonte per nascondere la sua identità, è finita in ospedale dopo aver trascorso 24 ore in maniera continuata di fronte allo smartphone, giocando con lo stesso.

La ragazza ha ammesso che il gaming su smartphone è il suo unico hobby, scrive Channel News Asia. Trascorrendo le notti e i week-end con gli occhi incollati sul piccolo schermo dello smartphone ha sacrificato parecchie ore di sonno e di veglia, danneggiando – stando a quanto riportano i notiziari locali – anche la salute. Wu Xiaojing sta apprendendo i rudimenti della ragioneria e ha ammesso di aver gradualmente perso la vista prima di aver raggiunto una situazione insostenibile.

A quel punto si è recata in ospedale, e i dottori le hanno diagnosticato una condizione nota come occlusione dell’arteria retinica centrale, provocata probabilmente proprio dall’intenso gaming sul piccolo dispositivo. Una volta diagnosticata nel suo stadio più avanzato è difficile riuscire a far recuperare la vista al paziente. Solo il 25-30% dei pazienti che l’ha persa del tutto riesce ad ottenere nuovamente una capacità di visione minima, e non sono chiare le speranze di Xiaojing.

Secondo quanto riporta la fonte originale della notizia la ventunenne trascorre il proprio tempo libero giocando su smartphone. Inizia subito dopo la sveglia alle 6.30 fino ad ora di pranzo, per poi riprendere una volta concluso il pasto fino anche alle 2 di notte prima di andare a letto. È chiaramente un caso limite di dipendenza da smartphone, patologia nota come nomofobia che potrebbe essere presto inserita nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders). (fonte)

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