Furto di identità sul web in crescita, come difendersi

furto-identita-webSecondo una ricerca del Pew Research Center il furto di identità sul web è all’ordine del giorno: ecco alcuni consigli per difendersi dai malintenzionati

La diffusione di Internet sta modificando sensibilmente non solo il nostro modo di gestire il tempo libero ma anche tutte le attività quotidiane, dalla ricerca di informazioni di vario genere all’acquisto di beni e servizi. Una delle conseguenze della diffusione della grande comunità del web è l’aumento esponenziale dei rischi connessi alle attività che normalmente, peccando forse anche di ingenuità, compiamo online. Il Pew Research Center ha realizzato una ricerca e ha tirato delle somme preoccupanti sulla criminalità informatica.

Secondo lo studio, infatti, negli Stati Uniti solo nel marzo di quest’anno sono stati vittima di un furto di identità il 18% degli utenti, l’11% in più rispetto al 2013, percentuale che è raddoppiata in pochi mesi per le vittime dai 18 ai 29 anni. Per far fronte alla crescita esponenziale di furti di identità, che vanno dal rubare il profilo di Facebook a intercettare le coordinate bancarie, sarà utile seguire alcuni consigli dettati da buon senso e da alcune precauzioni che si possono adottare per evitare spiacevoli esperienze.

Il metodo più diffuso tramite il quale gli hacker riescono a rubare i dati personali è il phishing: all’account della vittima arriva una mail apparentemente identica nei loghi e nel layout alle comunicazioni che solitamente ci arrivano dalla nostra banca o dai social network. Nella mail c’è un link che porta alla pagina di un sito anche questa del tutto simile a quella del reale operatore in cui è richiesto l’inserimento dei dati personali, come carta di credito, credenziali per il login, e così via.

Come fare a capire che si tratta di un tentativo di phishing? Prima di tutto, occhio all’ortografia: di solito queste mail truffa contengono molti errori ortografici o grammaticali che il nostro istituto di credito, ad esempio, certamente si impegna a evitare durante le comunicazioni con i clienti. Se avete un sospetto sul link di una mail che vi è arrivata, basta puntarvi sopra il cursore del mouse: i link fasulli conterranno di certo il nome o l’indirizzo della homepage della nostra banca o di Facebook, ma seguiti e preceduti da una serie di codici, numeri, url sospetti che non c’entrano nulla.

In questo caso va assolutamente evitato di cliccare sui collegamenti di cui non abbiamo la totale certezza di autenticità. E’ sempre meglio accedere ai servizi di cui siamo fruitori digitando l’URL direttamente nella barra di navigazione del nostro browser.

Accertarsi che la cartella Posta Indesiderata sul proprio servizio di mail sia attiva e funzionante è estremamente necessario, poiché è qui che finiscono la maggior parte dei tentativi di phishing: cestinateli immediatamente, così come è buona cosa aggiornare il proprio antivirus.

Con il diffondersi dell’e-commerce, è necessario poi prestare un’attenzione ancora maggiore ai siti dove si effettuano transazioni economiche. Questi devono sempre usare sistemi di crittografia (connessioni SSL/TLS) identificate da un’icona a forma di lucchetto nella barra degli indirizzi. È sempre bene utilizzare una carta prepagata non collegata ad alcun conto appositamente pensata per lo shopping online, in modo da prevenire grossi danni anche in caso di furto andato a buon segno. (mod iljournal)

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