Facebook, tutti contro l’odio razziale su Internet

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Dopo le accuse a Facebook di lasciar correre messaggi d’odio razziale contro i profughi in Germania, ribadite anche dal ministro della Giustizia Heiko Maas (Spd), la società di Palo Alto ha annunciato la controffensiva.

Sheryl Sandberg, una delle top-manager dell’azienda, ha presentato a Berlino l’iniziativa europea per il coraggio civile online. «Internet lascia parlare le voci a favore della tolleranza», ha detto la manager presentando il progetto. Dotata di un budget superiore al milione di euro, in parte provenienti da donazioni private, in parte raccolto dalle attività di marketing di Facebook, l’iniziativa si pone l’obiettivo di combattere i messaggi estremistici e di odio che compaiono sul web. La sede sarà a Berlino.

«Vogliamo fare di più che cancellare semplicemente messaggi d’odio», ha aggiunto Sandberg, promettendo lo sviluppo di strumenti che aiuteranno gli utenti a contrastare le tesi razziste dei propagatori d’odio.

Il piano punta a coinvolgere le organizzazioni non governative e parte con il supporto della Amadeu Antonio Stiftung, dell’International Center for the Study of Radicalisation and Political Violence e dell’Institute for Strategic Dialogue. Le ultime due sono istituzioni che svolgono consulenza scientifica sul contrasto al radicalismo e alla violenza politica.

La prima, la Amadeu Antonio Stiftung, è una fondazione tedesca impegnata sul terreno antirazzista, fondata nel 1998 e intitolata ad Amadeu Antonio Kiowa, un giovane lavoratore angolano ucciso nel 1990 a Eberswalde, in Brandeburgo, da un gruppo di neonazisti. (fonte)

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