Facebook, ti perdoniamo se offri 200 euro al Meyer

meyer-vigili

Chi frequenta il gruppo Facebook “Sei di Pontedera se…” si sarà accorto che nei giorni scorsi una cittadina ha pubblicato un post di scuse indirizzato alla polizia municipale-comando di Pontedera. Quel post si riferiva a un altro che era stato pubblicato il 20 aprile scorso.

La donna, come spiega in poche righe, quel giorno aveva preso una multa ed era parecchio arrabbiata, così si era sfogata offendendo la polizia municipale. Come ormai dovrebbe essere noto, il mondo virtuale non mette al riparo da denunce se nei post si leggono offese o altre affermazioni che possono essere considerate lesive di altre persone. Il post qualcuno lo aveva fatto leggere ai vigili che hanno convocato al comando la donna e l’hanno denunciata. Ponendo però alcune condizioni per non andare avanti con il procedimento penale. «Le abbiamo chiesto di pubblicare un post di scuse – dice il comandante della polizia locale Michele Stefanelli – e le abbiamo anche chiesto di devolvere duecento euro in beneficenza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Quando tutto questo sarà fatto la vicenda potrà essere considerata chiusa».

La storia della denuncia è venuta fuori quando qualcuno, sempre sullo stesso gruppo Facebook, ha diffuso una notizia totalmente infondata che però ha creato allarme tra la popolazione, a cominciare dal primo cittadino che ha subito chiesto notizie alle forze di polizia di quello che stava succedendo in città. In uno dei commenti, infatti, si parlava addirittura di una sparatoria. In cinque minuti – potenza dei social – nei negozi della città non si parlava di altro e tutti a cercare notizie delle conseguenze della sparatoria o di un uomo – la storia ha avuto diverse varianti – che voleva farsi saltare in aria.

«Ho parlato con il comandante dei carabinieri – aggiunge Stefanelli – andremo in fondo alla questione e partirà anche una denuncia per procurato allarme. Non è possibile che ogni volta si generi questo allarmismo». La polizia locale di Pontedera in passato ha già denunciato alcuni giovani per gli sfoghi apparsi su Facebook. «I cittadini devono sapere che anche se scrivono offese su Facebook possono incorrere in una denuncia». (fonte)

You may also like...