Facebook pagherà le tasse anche all’Italia

Facebook passa ad una “struttura di vendita locale” nei Paesi in cui è presente un ufficio che fornisce supporto alle vendite nei confronti degli inserzionisti locali. I ricavi pubblicitari realizzati col supporto dei team locali non saranno più contabilizzati dalla sede internazionale a Dublino, ma dalla società presente in quel paese. Lo si legge in un post pubblicato nella sua newsroom. Il cambio di struttura comporterà quindi che i ricavi contabilizzati in Italia saranno soggetti alla fiscalità italiana.

“Riteniamo che il passaggio a una struttura di vendita locale fornirà maggiore trasparenza ai Governi e ai policy maker di tutto il mondo che hanno chiesto una maggiore visibilità sui ricavi associati alle vendite che vengono supportate localmente nei rispettivi paesi”, scrive Dave Wehner, Chief financial officer di Facebook, in merito alla decisione del gruppo di Menlo Park.

“E’ molto positiva la decisione annunciata da Facebook di passare ad una ‘struttura di vendita locale’ con la conseguenza che i ricavi da servizi pubblicitari saranno tassati nel Paese in cui vengono venduti. Si tratta di un cambiamento importante che va nella direzione giusta: assicurare che i redditi siano dichiarati e tassati dove vengono prodotti”. Così, fonti del ministero dell’Economia commentano la decisione di Facebook rivendicando il ruolo propulsivo dell’Italia in sede internazionale per tassare l’economia digitale.

I ricavi provenienti da inserzionisti che sono supportati dai team locali saranno quindi contabilizzati localmente in quel paese. Di conseguenza, ma Facebook non lo esplicita nel Post, verranno pagate localmente le tasse relative a quei ricavi.

Facebook, ha aggiunto il Cfo, conta di realizzare il cambiamento nel corso del 2018, con l’obiettivo di completarlo in tutti gli uffici (sono circa 30 in tutto il mondo, ndr) entro la prima metà del 2019. Il cambiamento globale quindi riguarderà anche l’Italia, dove, a quanto si apprende, inizierà già nella prima metà dell’anno prossimo.

Il nuovo corso richiederà anche un’analisi delle leggi locali di ogni paese interessato. “Ogni paese è unico e vogliamo essere sicuri di realizzare questo cambiamento in modo corretto – ha spiegato Wehner -. Si tratta di un grande impegno, che richiederà risorse significative per poter essere attuato in tutto il mondo. Introdurremo, il più rapidamente possibile, nuovi sistemi e modalità di fatturazione per garantire una transizione agevole alla nostra nuova struttura”. Facebook ha fatto un cambiamento simile anche nel Regno Unito e in Australia, dove ora contabilizza localmente i ricavi realizzati con il supporto dei team locali. Il quartier generale di Menlo Park (California) continuerà ad essere la sede centrale di Facebook negli Stati Uniti, e gli uffici a Dublino (Irlanda) continueranno ad essere l’headquarter internazionale. (ANSA)

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