Facebook e la censura del salame

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Continua a far discutere, e divertire, il Web la saga dei vegani contro Giuseppe Cruciani. E viceversa. A inserirsi nel dibattito, Luca Bizzarri. Peccato che Facebook abbia cancellato il suo intervento. L’ex presentatore de Le Iene ha manifestato sul social network il suo sostengo al conduttore de La Zanzara, che a cavallo delle festività pasquali aveva suscitato l’ira dei vegani brandendo un salame fuori dagli studi di Radio 24. Ed era stato aggredito.

Il salame censurato

Bizzarri ha deciso di aderire alla causa degli amanti della carne e dell’amico Cruciani pubblicando un selfie con un salame in mano con la didascalia «Solidarietà al compagno Cruciani dopo la barbara aggressione di stampo fascista subita. Libera finocchiona in libero stato». Facebook ha censurato lo scatto.

Non è la prima volta che Menlo Park — o meglio, il software di Menlo Park — applica in modo strano le linee guida aggiornate nel marzo del 2015 per non urtare la sensibilità degli utenti (in questo caso se l’è presa con la Sirenetta di Copenaghen). «Su Facebook puoi fotografarti le tette senza capezzoli, negare l’olocausto, minacciare di morte, ma se pubblichi una foto con un salame in braccio te la tolgono perché “non rispetta gli standard della comunità”», ha scritto Bizzarri raccogliendo più di 7 mila e 300 «Mi piace». (fonte)

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