Facebook, è impossibile il blocco ‘automatico’ dei post

Il blocco “automatico” e preventivo dei contenuti pubblicabili su Facebook non è al momento possibile e “probabilmente non succederà mai”, perché andrebbe a scapito della “richiesta di immediatezza” degli utenti della piattaforma. Lo ha detto Julie de Baillencourt, capo della Safety Policy di Facebook per il mercato Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) nel corso di un’audizione in Senato convocata per oggi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta contro il femminicidio.

Per quanto riguarda “la richiesta di sistemi automatizzati per impedire l’upload di contenuti” ritenuti offensivi o dannosi, ha spiegato, “è ancora presto per strumenti simili, sono ancora allo stato embrionale”. Tuttavia “se mai dovessimo sviluppare strumenti più raffinati questi avrebbero ripercussioni sull’immediatezza dei messaggi postati”.

Nel corso dell’audizione la responsabile ha illustrato gli strumenti che Facebook mette a disposizione degli utenti per la segnalazione di contenuti offensivi sottolineando l’importanza del team “umano” di 7.500 revisori. Ci sono anche madrelingua italiani, ha sottolineato, ma l’azienda non divulga informazioni sulla composizione del team “nazionale”. Una delle sfide più “serie”, ha detto de Baillencourt, è quella dei profili falsi spesso usati da molestatori e stalker sul social. L’ipotesi di legare l’iscrizione a Facebook all’utilizzo di un documento univoco di riconoscimento, ha aggiunto Laura Bononcini, responsabile relazioni istituzionali di Facebook Italia, è stata “dibattuta anche col Garante della privacy” ma “con procedure simili Facebook avrebbe accesso a informazioni che il garante non necessariamente vorrebbe”. (ANSA)

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