Facebook, grazie ad algoritmo riconosce ricchi e poveri

Un brevetto per tutelare un algoritmo che possa consentire a Facebook, una volta implementato in diversi modi e attraverso varie tecnologie, di dedurre il nostro preciso livello socioeconomico. Non che non disponga già di tutte le informazioni necessarie a tracciare dei propri utenti un identikit molto dettagliato, questo è vero. Ma quel progetto, battezzato Socioeconomic group classification based on user features, traccia appunto una mappa precisa attraverso la quale arrivare a stabilire la ricchezza a partire da un certo numero di parametri essenziali.

Quali sono? Nel diagramma ad albero, depositato due anni fa ma reso noto solo ora, si parte dalla fascia d’età dell’utente per scendere attraverso altre caratteristiche precise. Se possiede un’abitazione, quanti dispositivi tecnologici controlla, in che città vive e qual è il livello di formazione. L’output del calcolo dev’essere infatti una soglia di probabilità: quella che stimi in che misura l’utente appartenga alla cosiddetta classe operaia, media o benestante. L’obiettivo, ovviamente, è sempre “ritagliare” al meglio la propria base per vendere in modo più proficuo la pubblicità.

Facebook punterebbe dunque a sviluppare (ammesso che nel frattempo non lo abbia già fatto, nel mix dei meccanismi che sfrutta per gestire i suoi oltre due miliardi di utenti) un algoritmo deduttivo che stabilisca il tenore di vita e la propria collocazione socioeconomica. Secondo il brevetto la piattaforma considererà anche i viaggi, l’uso della rete e altre informazioni rilevanti sull’abitazione. Come in molti altri casi, sembra una richiesta di brevetto di protezione, nel senso che sappiamo benissimo – basta, per esempio, ritrovarsi a impostare una campagna pubblicitaria sul social blu – come questo genere di inferenze siano già nella piena disponibilità della piattaforma. (fonte)

You may also like...