Per Facebook, gli account falsi o duplicati sono (solo) 270 milioni

A giugno 2017 Facebook ha superato la soglia dei 2 miliardi di utenti attivi. Poco più di un quarto della popolazione mondiale, in altre parole, ha un account sulla piattaforma di Mark Zuckerberg e vi si collega almeno una volta al mese.

Gli sforzi dell’azienda nel minimizzare l’anonimato, concentrati nell’obbligo (che si può aggirare) di usare il proprio nome reale sul servizio, hanno contribuito a minimizzare la percentuale di profili falsi rispetto a servizi concorrenti come Twitter. Il numero di account fake o duplicati, però, rimane relativamente alto e cresce rispetto alle stime precedenti.

Secondo i numeri “nascosti” da Facebook in fondo ai documenti fiscali relativi all’ultima trimestrale, gli account che non si possono ricondurre ad un singolo individuo sono circa 270 milioni:

  • 207 milioni, cioè il 10% degli utenti attivi a giugno, sono profili duplicati, creati cioè da utenti che hanno più di un account oppure da aziende che attivano un account personale anziché una pagina.
  • Gli account fake stimati oscillano fra i 41 e i 62 milioni, circa il 2-3% della base di utenza attiva. Fra questi si nascondono normali utenti che non vogliono fornire il proprio nome, agenti politici di ogni colore e provenienza, reti di bot create a fini commerciali o di promozione pubblicitaria. È tramite account fake e duplicati, ad esempio, che i servizi di propaganda russi sono riusciti a raggiungere circa 126 milioni di utenti negli Stati Uniti con storie, post e contenuti pubblicizzati ad-hoc sulla piattaforma.

Il numero di account fasulli cresce rispetto a luglio, quando Facebook aveva fornito una stima pari all’1% degli utenti attivi. I fake non sono improvvisamente cresciuti, spiegano però dall’azienda: semplicemente sono stati adottati metodi più efficaci per individuare i profili irregolari, con un conseguente aumento dei rilevamenti. (fonte)

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