Facebook e altri siti down su rete Wind Infostrada

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Molti utenti hanno riferito problemi da varie città, ieri, nella navigazione Adsl su popolari siti internazionali come Facebook, Twitter, Youtube. Vistosa diminuzione delle visite al social network.

FIORISCONO le proteste degli utenti Wind Infostrada, con l’Adsl: su Twitter al coro di#facebookdown e #winddown. Sembrano numerosi coloro che ieri non riuscivano ad accedere a popolari siti internazionali come Facebook, Twitter, Youtube, Instagram. Tra le città colpite – a leggere le segnalazioni – risultano Roma, Milano, Lecce, Napoli, Palermo, Torino.

Wind ha dichiarato a Repubblica.it che il caso “non ha riguardato la connettività della rete Wind-Infostrada, ma è stato determinato da cause esterne. La pronta reazione dei nostri tecnici ha permesso di trovare rapidamente soluzioni alternative per i nostri clienti”. A quanto risulta, il problema potrebbe coincidere con uno spegnimento di alcuni datacenter di terze parti posti nel comprensorio di via Caldera a Milano, che è un nodo importante per le connessioni internet italiane. Al momento non si spiega perché questo guasto abbia inciso particolarmente sui collegamenti degli utenti Wind a siti esteri.

“Non è per il #facebookdown che uno è incavolato, ma per i continui disservizi di @WindItalia #infostrada ogni due per tre, basta, #sicambiagestore”, scrive intorno a mezzogiorno un utente infuriato su Twitter. C’è anche chi la prende con ironia: “Sono senza telefono e oggi Facebook non va. Mi devo inventare qualcosa di nuovo per non studiare. #facebookdown”, scrive Ludovica. “La mattinata più produttiva di sempre. #facebookdown”, AngioMaya. “Mai lamentato del vostro servizio, ma ultimamente deludete parecchio! #winddown @WindItalia”, scrive Alessandro.

La memoria corre al recente blackout del 27 dicembre che ha colpito le connessioni Wind sia fisse sia mobili. Ma, soprattutto, gli utenti hanno ancora bene a mente lo straordinario disservizio nazionale di venerdì 13 giugno, quando l’intera rete dell’operatore è andata in blackout. All’epoca c’era stato un intervento delle associazioni dei consumatori, presso l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), al punto da ottenere per gli utenti un risarcimento notevole.

Le norme del settore prevedono un risarcimento di 2,5 euro per ogni giorno di malfunzionamento della linea, ma non in automatico. L’utente deve richiederlo con un reclamo formale, tramite raccomandata A/R. Purtroppo l’invio di una raccomandata è poco comodo e certo impraticabile per risarcimenti di basso importo; ma a oggi è la sola modalità che gli operatori riconoscono. In teoria sarebbe possibile usare una Pec, che per legge ha valore di raccomandata, ma non è chiaro se gli operatori la prenderebbero in considerazione (a riguardo c’è una certa confusione). L’Agcom ha predisposto una delibera, al momento in consultazione pubblica e quindi non ancora in vigore, per consentire agli utenti di usare altre forme più agili, via internet, per comunicazioni formali con il proprio operatore. (fonte)

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