Facebook, se condividi catene di Sant’Antonio verrai ‘punito’

Si tratta dei post che invitano (anzi, incitano) gli utenti a taggare gli amici e a condividere il contenuto. Non esattamente il cosiddetto clickbait, in inglese lo definiscono più precisamente engagement bait. Cioè post, foto e video pubblicati che corrispondono più o meno alle catene di Sant’Antonio, sempre vive e vegete sulle chat come WhatsApp e, appunto, in una formula più ricca anche su Facebook. Adesso Menlo Park, nel continuo tentativo di “ripulire” le bacheche degli utenti e iniettarvi contenuti più significativi, ha annunciato che penalizzerà questi post. Al solito, precipitandoli nel sottoscala del newsfeed.

Una scelta, quella di rendere meno visibili quei contenuti, che segue appunto analoghi provvedimenti presi in passato contro il clickbaiting. In questo caso, oltre ai Mi piace, si tratta di post che invitano esplicitamente gli utenti a condividere e menzionare gli amici, spesso in gran numero. Pagine o profili che abusano di questo genere di azioni saranno penalizzati, proiettando ciò che pubblicano in seconda fila.

La novità, annunciata in un post ufficiale sul blog della società da Henry Silverman Lin Huang, parte da un presupposto: “Le persone ci hanno detto che non amano post di spam su Facebook che le spingano a interagire con Mi piace, condivisioni, commenti e altre azioni” si legge nell’intervento. Si parla anche di contenuti che spingono gli utenti a votare, fornire una qualche reazione e così via. A pensare a farli fuori sarà un modello di machine learning al quale sono stati sottoposti centinaia di migliaia di esempi affinché fosse in grado di valutare e individuare i diversi tipi di engagement bait.

Nelle prossime settimane, dunque, le Pagine che pubblicano sistematicamente questi contenuti saranno penalizzate e il loro ”reach organico”, cioè il numero di interazioni raggiunte senza promozione, abbattuto. Tuttavia chi fa leva su queste strategie avrà qualche settimana per adeguare il livello delle proprie strategie. Saranno infine esclusi dalla purga i post pubblicati per ricerca di aiuto, consiglio o per la ricerca di persone e bambini scomparsi, la raccolta di fondi, i suggerimenti di viaggio e simili. (fonte)

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