Facebook, ”Celebrate Pride” indagine di mercato?

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Dopo che milioni di utenti hanno tinto con i colori dell’arcobaleno le loro foto profilo, il dubbio assale gli analisti: potrebbe essere un test simile a quello sulle preferenze di voto.

Un fiume arcobaleno ha invaso Facebook nel fine settimana. Merito della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che venerdì ha riconosciuto come diritto costituzionale il matrimonio omosessuale. Il social più famoso del mondo, così, ha permesso agli utenti di esprimere la propria soddisfazione rielaborando le foto profilo con i colori dell’iride. Dietro questa scelta, però, si potrebbe nascondere una vera e propria indagine di mercato.

A rivelarlo sono stati alcuni esperti, i cui pareri sono stati ripresi dalla testata nordamericana The Atlantic. “Questo è probabilmente un esperimento di Facebook”, ha scritto sulla propria bacheca Cesar Hidalgo, ricercatore all’Mit di Boston. Sono bastate poche ore, infatti, perché un milione di persone aderisse all’invito di “Celebrate Pride“; una tendenza che si è poi sempre più diffusa.

Numeri che ora il colosso di Menlo Park ha a disposizione e che migliorerebbero ulteriormente la conoscenza di convinzioni e comportamenti degli iscritti al social. L’intenzione di Facebook e dei suoi data scientist – avvisano gli esperti – potrebbe essere quella di studiare la propagazione dei fenomeni virali.

Qualcosa di simile era già avvenuto nel recente passato a proposito delle domande su sentimenti ed emozioni, oppure riguardo alle dinamiche di voto. Nello scorso marzo, inoltre, uno studio realizzato da Bogdan State, ricercatore a Stanford, e Lada Adamic, data scientist di Facebook, aveva analizzato una situazione analoga: il cambio delle immagini profilo con il logo della “Human Rights Campaign” a favore delle nozze gay.

Nello studio i due parlavano di “slaktivism“, un modo leggero e poco impegnativo di schierarsi nel dibattito pubblico pro o contro alcuni argomenti, senza per questo rischiare molto. Queste iniziative, come dimostrano State e Adamic, non passano però inosservate agli analisti. Un po’ come potrebbe essere avvenuto di nuovo nello scorso weekend. (fonte)

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