Facebook, basta modificare un titolo per creare ‘bufale’

Nelle ultime ore stiamo registrando numerose ‘bufale’ che coinvolgono nel bene e nel male gli utenti e li “portano” a condividere. Ultime entrate: l’infarto di Emilio Fede, l’arresto del sindaco Nogarin a Livorno, un malore improvviso per Beppe Grillo. Si tratta ovviamente di ‘bufale’, ovvero notizie inventate a cui però molta gente ha dato seguito e a loro volta contribuito ad amplificare.
Un meccanismo virale
Succede sempre così, ci si ferma a un titolo e a una foto e,frettolosamente, la si condivide sulla propria bacheca di Facebook o di Twitter. E si è fatto il gioco dei burloni di turno. Il meccanismo utilizzato per far sembrare reali queste bufale è abbastanza semplice, proviamo a spiegarlo qui.
Quando viene postata da chiunque una notizia su Facebook, di un qualsiasi sito, abbiamo la possibilità di modificare gli elementi che autocompongono il post in automatico. Il post che andiamo a creare è composto da:
- un titolo che appare sotto l’immagine,
- una descrizione che appare con un carattere più piccolo sotto al titolo,
- la foto presente nell’articolo,
- il dominio del sito che appare in basso a sinistra e un campo aperto bianco in alto dove possiamo lasciare il link o scrivere un nostro commento.
Ogni parte così composta è modificabile dall’utente tranne il dominio del sito da cui quella notizia è tratta. Nel post che si sta per condividere basterà posizionarci sulla parte del testo che vogliamo modificare, aggiungere un titolo ad effetto, inserire una descrizione verosimile e il gioco è fatto.
Ecco tre esempi che nelle ultime ore hanno fatto il giro del web, ingannando i lettori.
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Un’ultima raccomandazione: quando leggete una notizia sui social network non fermatevi a un titolo, verificate sempre le notizie sul sito prima di condividerle o diffonderle, ingannando così inconsapevolmente i vostri amici o follower. (fonte)

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