Facebook, arrivano anche i messaggi vocali
Gli utenti di Facebook saranno presto in grado di inviare messaggi vocali, così come avviene su WhatsApp, e aggiornare lo stato semplicemente parlando a voce alta. La notizia, riportata da diversi media specializzati americani, potrebbe rappresentare la novità che Mark Zuckerberg regalerà ai suoi utenti nel 2015. Una sorta di Siri, l’assistente virtuale di Apple, che supporterà gli utenti nella loro vita sul social network.
Il grande passo in questa direzione è avvenuto con l’acquisizione di Wit.ai, una startup di riconoscimento vocale con sede a Palo Alto, in California. In una dichiarazione, Facebook ha parlato della capacità di questa startup di elaborare il discorso naturale e come ciò potrà essere utile per trasformare il testo “in dati fruibili.”
“Siamo entusiasti di averli a bordo“, ha detto Facebook via Fortune. L’acquisizione, infatti, consentirebbe a Facebook di recuperare il ritardo nei confronti di Apple, Google e Microsoft, che hanno integrato già da tempo il riconoscimento vocale nei loro dispositivi mobili. Questa tecnologia è considerata uno strumento sempre più importante alla luce del sempre maggiore utilizzo dell’online. Si scrivono grandi quantità di testo, ma la fruibilità delle tastiere touch screen non consente performance elevate.
Oltre alla possibilità di inviare messaggi vocali e aggiornare lo stato, la nuova “voce” di Facebook consentirà di personalizzare gli annunci monitorando ciò che dicono le persone.
Quella di Wit.ai è il primo acquisto di Facebook del 2015, dopo il grande colpo WhatsAppmesso assegno l’anno scorso. A differenza dell’applicazione di messaggistica istantanea, pagata ben 22 miliardi di dollari, questa volta il prezzo dell’affare rimane top secret.
Un post sul blog di Wit.ai ha descritto l’acquisizione come “un’accelerazione incredibile per l’esecuzione della nostra visione”, e ha spiegato che Facebook “ha le risorse e iltalento per aiutarci a fare il prossimo passo.”
“La missione di Facebook è quello di collegare tutti e costruire esperienze incredibili per gli oltre 1,3 miliardi di persone che usano la piattaforma. Una tecnologia in grado di comprendere il linguaggio naturale è una grande parte di questo progetto, e pensiamo di poterli aiutare”, concludono dall’azienda. (fonte)
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