Ecco come Mark orienta i nostri gusti

MARK-GUSTI

I critici letterari e gli opinionisti forse non la prenderanno molto bene. Ma il nuovo trend setter in campo culturale è lui, Mark Zuckerberg. Non importa che fino a ieri fosse un nerd in ciabatte. E non importa nemmeno che il suo massimo del trasgressivo sia andare a fare surf alle Hawaii. Ora mr Facebook è in grado anche di orientare il mercato editoriale.

Per fare tutto ciò gli è bastato davvero poco. Nell’ordine: ha chiesto su Facebook al suo popolo quali buoni propositi poteva seguire per il 2015, ha deciso di darsi come nuova sfida la lettura di almeno due volumi al mese. Nessuna fatica. All’ex prodigio è stato sufficiente aprirsi un suo Club della Lettura su Facebook e poi scolpire nero su bianco il primo titolo da sfogliare. Trattasi di The End of Power di Moises Naim.

Tutto finito? No, perché il saggio di 408 pagine, trattato di politica internazionale in soli tre giorni è andato esaurito su Amazon, come riportano i principali siti Usa. E non importa se il tomo non sia esattamente un best seller o un thriller. Tutti sono corsi a comprarselo solo perché l’ha detto lui.

Un po’ diversa è stata la reazione nel nostro paese. dove il saggio è edito da Mondadori. Da Amazon Italia infatti fanno sapere di non aver registrato incrementi significativi di vendite e che il titolo risulta all’111 esimo posto della classifica. Niente botto, dunque. Ma dal colosso dell’e-commerce notano come il saggio risulti primo per la categoria scienze politiche e relazioni internazionali. E non solo. Per averlo a disposizione in versione cartacea, bisogna aspettare da 1 a quattro settimane, segno che le copie in magazzino sono esaurite. Il che non è male per un paese dove solo il 43% della popolazione ha letto almeno un libro nel 2013 (dati Nielsen).

Mark insomma non è più solo padrone delle nostre vite. Ma è in grado di orientare i nostri gusti anche senza usare algoritmi. E se è chiaro che dietro l’operazione di Zuckerberg si nasconde probabilmente la volontà di seguire l’esempio di molti colossi della Silicon Valley come Amazon e Yahoo che hanno allargato il loro raggio d’azione anche in campo editoriale (già Facebook l’anno scorso ha lanciato Paper, applicazione per consigliare ai suoi utenti gli articoli più interessanti), non resta che aspettare due settimane e vedere quale sarà il prossimo titolo. Nell’attesa, c’è chi ha già provveduto a scherzarci su. E ha creato la pagina: “Un libro in faccia a Zuckerberg”.  (fonte)

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