Droga, minori usano WhatsApp e Facebook

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Tredici “nativi digitali” (minorenni) nei guai, ordinavano la droga su Facebook e WhatsApp.

Gli ordini arrivavano grazie a messaggi criptati che correvano su WhatsApp, ma anche tramite la messaggeria di Facebook. Un linguaggio “studentesco” dove i capitoli erano le dosi di droga, le pagine i soldi e la scrittura la qualità dello stupefacente. «Domani nell’intervallo riesci a passarmi le 4 pagine di appunti che ti dicevo oggi?», «Ogni capitolo ha 16 pagine, quanti capitoli devo portarti?», «Lo so, lo so. 4 sono tanti da studiare ma servono a un altro. Quindi scrivili bene». Questa una delle conversazioni-tipo ricavata dallo smartphone del minore che gestiva lo spaccio di marijuana e hascish tra coetanei (ma tra i clienti c’erano anche alcuni maggiorenni).

La Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, condividendo le risultanze investigative dei carabinieri di Casina (Reggio Emilia), ha ottenuto dal Gip il provvedimento restrittivo di natura cautelare della permanenza domiciliare nei confronti del 17enne reggiano ritenuto responsabile di spaccio di stupefacenti. Una dozzina di suoi clienti, prevalentemente minori, sono stati segnalati come assuntori di droga alla Prefettura reggiana. (fonte)

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