Domanda, Apple rallenta apposta i vecchi iPhone?

Nelle settimane successive alla pubblicazione di iOS 11, a metà settembre, le ricerche Google per la chiave “iPhone lento” sono aumentate esponenzialmente. Un picco che si ripete ogni anno con l’arrivo di un nuovo aggiornamento del firmware dell’iPhone. Tanto è bastato per accusare Apple di obsolescenza programmata, cioè la pratica per cui un prodotto viene reso obsoleto prima del tempo, in maniera volontaria. Lo scopo, secondo i sostenitori di questa tesi, è chiaro: Cupertino peggiora le prestazioni dei modelli più vecchi per convincere gli utenti a comprare uno dei nuovi modelli di iPhone.

Una spiegazione apparentemente plausibile, a ulteriore conferma di una diffusa superstizione che ci vorrebbe schiavi di un consumismo indotto e artificioso. Del resto per perché Apple non dovrebbe spingere le vendite del suo hardware con un così semplice stratagemma?

Futuremark, un’azienda che si occupa di analisi delle prestazioni dei dispositivi elettronici, negli ultimi tre anni ha raccolto i dati di decine di migliaia di benchmark di iOS eseguiti su quattro modelli di iPhone diversi, prima e dopo l’installazione di iOS 9, 10 e 11. È la prova provata che no, gli iPhone più vecchi non rallentano con l’installazione del firmware più recente. Anzi, spesso le prestazioni migliorano.

Nel caso dell’iPhone 5s, il più vecchio tra i modelli testati, nessuno dei tre aggiornamenti ha influito in maniera sensibile sulle prestazioni della GPU, cioè il chip grafico, né su quelle della CPU, rimaste pressoché invariate nel corso degli ultimi tre anni.

iPhone 6 e iPhone 6s registrano invece un miglioramento apprezzabile delle prestazioni grafiche, mentre calano leggermente – ma sempre in maniera trascurabile, affermano da Futuremark – quelle della CPU. I grafici non mostrano infine nessun cambiamento rilevante neppure per iPhone 6s e iPhone 7.

Ma come si giustificano allora le numerose ricerche Google di chi cerca spiegazioni sull’improvviso rallentamento del proprio iPhone?

Secondo Futuremark “un aggiornamento può aggiungere funzioni che adoperano più risorse e più potenza di calcolo”. Le nuove app di terze parti sviluppate per i modelli più recenti, poi, possono funzionare un po’ peggio sui modelli meno recenti. Al contrario, applicazioni sviluppate per precedenti versioni di iOS potrebbero richiedere un aggiornamento futuro – che non sempre arriva con le giuste tempistiche – per sfruttare le ottimizzazioni dell’ultima versione. E non va trascurato l’aspetto psicologico, concludono gli esperti: “sapere che è disponibile un nuovo modello migliorato può bastare per far sembrare obsoleto lo smartphone meno recente”. (fonte)

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