Con iPhone in tasca, ustioni di secondo grado

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Ventenne fa causa a Apple per ustioni di secondo grado provocate dal suo iPhone in tasca. La cicatrice è come quella di un ferro da stiro (acceso) poggiato sulla pelle.

Una denuncia choc da parta di un giovane di 20 anni originario di Nancy, in Francia. Ustioni di secondo grado su una coscia. Un segno che ricorda quelli lasciate dai ferri da stiro, per un’area di sei centimetri quadrati. Così descrive la cicatrice rimediata dopo un incidente accadutogli il primo agosto 2014.

Secondo quanto riporta il quotidiano francese l’Est Républicain, il ragazzo custodiva il suo iPhone nella tasca dei pantaloni, quando si sarebbe accorto che qualcosa di strano gli stava succedendo. “Ero a casa di alcuni amici – avrebbe spiegato il giovane – quando ho sentito improvvisamente la coscia andarmi a fuoco senza capire il perché”. A quel punto, “ho messo la mano in tasca per estrarre il telefono, ma era incandescente e ho immediatamente ritratto la mano”.

Lo smartphone non sembrava più funzionante, ma avrebbe presentato evidenti tracce di surriscaldamento. “L’ho preso e poggiato in un contenitore per lasciarlo raffreddare perché avevo timore che esplodesse”. Così la temperatura sarebbe tornata alla normalità, lasciando però un segno indelebile sulla coscia: “Si è formata una crosta, così ho deciso di consultare un medico”, avrebbe aggiunto il ragazzo. “E ho dovuto aspettare svariate settimane per scongiurare il rischio di contrarre infezioni e far si che avvenisse la completa cicatrizzazione”.

Al momento dell’incidente, il telefono sarebbe stato coperto dalla garanzia. Per questo la vittima avrebbe deciso di rivolgersi direttamente alla Apple, che però non avrebbe dato la risposta sperata: “Non sussistono ragioni per invocare la responsabilità dell’azienda produttrice”. Assieme al padre, quindi, il giovane avrebbe ingaggiato uno studio legale per citare in giudizio la multinazionale. (fonte)

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