Chi compra e chi vende fan… qualche considerazione.

Riassumiamo in poche righe cosa possa nascondersi dietro la ricerca spasmodica del maggior numero di fan da parte di personaggi senza scrupoli

Ancora molti mesi orsono parlavamo di pagine Facebook e pacchetti di profili messi all’asta su siti compiacenti…

Il fatto che qualche quotidiano di livello nazionale, recentemente, abbia riportato notizie del genere (come fosse una novità) ha rimesso in primo piano diversi aspetti preoccupanti e da molti sottovalutati.

La possibilità di raggiungere un certo numero di utenti con messaggi promozionali “indesiderati” (volgarmente chiamati “spam”) e con poca fatica spinge aziende, o semplici utenti, ad “acquistare” fan per avere il maggior seguito possibile nel social network.

Inutile sottolineare che si tratta di una pratica scorretta, che comporta pericoli sia per chi vende sia per chi acquista.

Chi vende profili o pagine

Non si tratta solo di contravvenire alle regole di Facebook. Un’attività del genere può essere interpretata come un vero e proprio illecito (legge Privacy), visto che in Italia NON è permesso vendere dati personali sensibili, in qualsiasi forma e maniera.

L’aggravante, in questo caso, è l’inganno: un utente, divenuto fan di una pagina, si trova oggetto di trattativa per i dati che mette a disposizione nel proprio profilo (dati sensibili quali nome, cognome, indirizzo reale ed elettronico, sesso, età, preferenze…).

Le tecniche utilizzate sono diverse:

* utilizzo di siti esterni che nascondono i MiPiace sotto finti filmati o vari contenuti (clickjacking)
* sviluppo di applicazioni scorrette per un’autopromozione rapida
* furto di pagine altrui (abbiamo più volte parlato di come si svolgano queste tecniche)
* utilizzo di marchi e loghi altrui, senza licenza (permesso), al solo scopo di ingannare gli utenti spacciandosi per chi non si è

Chi compra profili, pagine e i MiPiace

Come avevamo già detto in note precedenti, nessuna azienda seria utilizza tali sistemi per raggiungere nuovi potenziali clienti. Si tratta, nella maggior parte dei casi, o di imprenditori “senza scrupoli” (che vendono prodotti o servizi “borderline”, al limite della truffa o che comunque non trovano altri spazi sul web se non tramite metodi scorretti) o di persone ingenue che non sanno che verrebbero, probabilmente, a loro volta truffate.

E’ infatti evidente che una pagina che comincia a pubblicare messaggi pubblicitari (che nulla hanno a che fare con l’argomento trattato originariamente) è sempre e comunque a rischio di segnalazione e quindi di chiusura.

In altri casi, dove ad esempio si assicura un certo numero di iscrizioni a una pagina, possono essere utilizzati migliaia di falsi profili, che non corrispondono cioè a persone reali: in questo modo chi ha pagato per un servizio si trova ingannato e truffato.

E i mediatori…

Un altro ruolo, in questa trattativa, è ricoperto da chi amministra forum e blog e mette a disposizione uno spazio virtuale per queste trattative illegali (guadagnando, evidentemente, dai banner presenti nel proprio sito).

Sebbene recentemente si sia dibattuta la questione della corresponsabilità di chi risulta amministratore su quanto viene pubblicato negli spazi da lui gestiti, non è consigliabile comunque rimanere invischiati in faccende poco pulite; basterebbe moderare in modo corretto per evitare problematiche legate più a interpretazioni legali che a effettivi illeciti, garantendo trasparenza e serietà a chi frequenta tali forum e blog.

Chi ci rimette, sempre e comunque?

Naturalmente gli utenti finali, coloro cioè che ingenuamente cliccano su MiPiace perchè interessati da una barzelletta, da una vignetta particolarmente efficace, da un detto famoso, magari in dialetto, da una battuta…

Senza dubbio molte pagine non hanno fini commerciali e sono gestiti da veri e propri appassionati del social network.

Ma se da un lato è praticamente impossibile sapere prima quale scopo animi la creazione di una pagina, dall’altro dovrebbe essere immediata la disiscrizione nel momento in cui si scopre l’inganno: una pagina “esiste” finchè ha dei fan che la supportano e gradiscono i suoi contenuti.

Approfondiremo l’argomento anche in seguito (se ci accorgeremo che siete interessati).

P.S. Se gradite le nostre note, cliccate cortesemente su MiPiace: capita infatti che alcuni individui le segnalino come offensive e le facciano sparire. Questa brutta abitudine è contrastabile SOLO manifestando il proprio gradimento tramite il MiPiace e la condivisione (se il gradimento è reale, naturalmente).

SeeYouSoon

Nota a cura di Claudio Cerroni (Hunch – Assistenza e Consulenza Informatica).



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