Cassazione, è reato utilizzare la foto di un altro sul proprio profilo Facebook

Facebook sempre meno fake. Stavolta ci si è messa anche la Cassazione, precisamente la quinta sezione penale, che ha confermato a una trentenne di Pordenone la pena patteggiata di quindici giorni di reclusione, convertita in un multa da 3.750 euro, per il reato di sostituzione di persona (articolo 494 del codice penale). La donna aveva utilizzato la foto di un’altra persona come immagine del suo profilo Facebook.

L’imputata ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza del gip della sua città che non le aveva consentito la sospensione del procedimento con la messa alla prova. Il ricorso è stato rigettato dalla quinta sezione penale, che ha considerato inappellata la decisione del gip.

La donna nell’istanza di revoca del consenso al patteggiamento non aveva fatto esplicita richiesta di sospensione ma aveva solo chiesto più tempo per valutarne la convenienza. In assenza di una decisione sulla strategia difensiva, il gip non aveva ritenuto di revocare la pena concordata. Ora oltre alla multa, rateizzata in 30 mesi, la donna dovrà anche pagare le spese processuali.

La sentenza arriva a pochi giorni dall’annuncio di una nuova stretta sul tema della privacy: dal prossimo 25 maggio entrerà in vigore il nuovo regolamento generale europeo per la protezione dei dati personali, il cosiddetto Gdpr. Il social network inizia a prendere le misure per farsi trovare pronto all’appuntamento e intanto, in tema di fake news, l’azienda di Menlo Park annuncia che è pronto uno strumento di fact checking per seguire le prossime Politiche italiane. (fonte)

You may also like...