Carte di credito clonate, 11 arresti in tutta Italia

carte-credito-commercianti-clonate

L’organizzazione acquisiva illecitamente dei codici attraverso apparecchiature installate sui pos di commercianti compiacenti…

All’alba di oggi, maxi operazione della Guardia di Finanza di Siracusain sette regione d’Italia per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare per associazione a delinquere finalizzata all’indebito utilizzo di carte di credito clonate. Undici le persone coinvolte: il Gip Giuseppe Tripi ha disposto quattro misure di custodia in carcere, altrettanti arresti ai domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra gli indagati ci sono anche il patron del Lecco Calcio, Daniele Bizzozero, di 66 anni, finito agli arresti domiciliari, e Luigi Spera, di 59, già coinvolto nelle indagini sulla tentata estorsione ai familiari di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma del presentatore, sottoposto all’obbligo della firma. Oltre cento i finanzieri in azione per arresti e perquisizioni in sedici province tra Sicilia (Siracusa e Catania), Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza-Brianza e Varese), Piemonte (Torino), Emilia Romagna (Bologna, Parma, Ravenna e Reggio Emilia), Lazio (Roma), Basilicata (Matera) e Puglia (Lecce).

L’indagine ha preso le mosse da una complessa vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe a società finanziarie ed istituti di credito della provincia siracusana. Le indagini hanno permesso di individuare un’associazione a delinquere composta da vari soggetti con compiti ben definiti. Gli investigatori delle fiamme gialle sono riusciti a ricostruire i compiti assegnati a ciascun componente dell’organizzazione che prevedeva: un centro per la gestione informatica, che aveva sede a Catania; soggetti con il ruolo di procacciare nel nord Italia, titolari di esercizi commerciali presso cui utilizzare le carte clonate; tecnici con incarichi definiti responsabili della logistica; titolari di esercizi commerciali compiacenti.

L’organizzazione acquisiva illecitamente dei codici attraverso apparecchiature installate sui pos di commercianti compiacenti, quindi inseriva i numeri di codice su una nuova carta, al fine di un nuovo utilizzo apparentemente lecito, impiegando esercizi commerciali compiacenti, per strisciare le carte ed ottenere così la disponibilità di ingenti somme di danaro. Solo in due differenti strisciate, ad esempio, è stata girata la somma di 140.000 euro. Il titolare del negozio che si recava in banca a prelevare, poi, divideva il ricavato con il resto del gruppo, secondo percentuali stabilite (circa il 50 %). (fonte)

You may also like...